Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Oltretevere

  1. ANSA.it
  2. Oltretevere
  3. Oltretevere Notizie
  4. Papa dà più potere al Sinodo dei Vescovi

Papa dà più potere al Sinodo dei Vescovi

Nuova costituzione, "documento finale può diventare magistero"

    "Ricevuta l'approvazione dei membri, il documento finale dell'Assemblea è offerto al Romano Pontefice, che decide della sua pubblicazione. Se approvato espressamente dal Romano Pontefice, il documento finale partecipa del magistero ordinario del successore di Pietro". E' uno dei punti chiave - nell'art. 18, comma 1 - della Costituzione apostolica Episcopalis communio di papa Francesco, pubblicata oggi, con cui il Pontefice riunisce e ridefinisce le norme sulla struttura e lo svolgimento del Sinodo dei Vescovi.

    Sempre all'art. 18, il comma 2 recita: "Qualora poi il Romano Pontefice abbia concesso all'Assemblea del Sinodo potestà deliberativa, a norma del can. 343 del Codice di diritto canonico, il documento finale partecipa del magistero ordinario del successore di Pietro una volta da lui ratificato e promulgato. In questo caso il documento finale viene pubblicato con la firma del Romano Pontefice insieme a quella dei membri".

    Con la nuova costituzione apostolica, Bergoglio rinnova e codifica funzionamento e poteri di un organo che "istituito da Paolo VI il 15 settembre 1965, costituisce una delle più preziose eredità del Concilio Vaticano II", e che lui mette al centro della sua visione, più volte espressa, più in chiave "sinodale" e "collegiale" del governo della Chiesa. Per questo ampia le specifiche per cui esso, sempre previa decisione papale, non sia solo "consultivo" ma abbia forza "deliberativa".

    Tra l'altro la Episcopalis communio, nuovo testo generale su convocazione, svolgimento, risultati e relative attuazioni delle Assemblee sinodali, abroga "tutte le disposizioni contrarie", in particolare i canoni del Codice di Diritto canonico che "risultino direttamente contrari", gli articoli del motu proprio Apostolica sollicitudo di Paolo VI del 15 settembre 1965, l'Ordo Synodi Episcoporum di Benedetto XVI del 29 settembre 2006. "Dopo 53 anni una rifondazione", l'ha definita in conferenza stampa il segretario generale del Sinodo, card. Lorenzo Baldisseri.

    Tra le disposizioni più qualificanti, la possibilità per il Papa, presidente del Sinodo, di convocare, "particolarmente per ragioni di natura ecumenica", Assemblee secondo modalità diverse da quelle già esistenti dell'Assemblea Generale Ordinaria, di quella Generale Straordinaria e di quella Speciale. Il fatto che, "secondo il tema e le circostanze", possono essere chiamati all'Assemblea sinodale anche membri "che non siano insigniti del munus episcopale, il ruolo dei quali viene determinato di volta in volta dal Romano Pontefice". Il fatto di rendere, nella fase preparatoria del Sinodo, la "consultazione del Popolo di Dio", tramite le Chiese locali, gli Istituti religiosi, e altro, un aspetto stabile e definitivo, prevedendo anche "il diritto dei fedeli, singolarmente o associati, di inviare direttamente i loro contributi alla Segreteria Generale del Sinodo. Lo stesso vale per quanto riguarda la convocazione di una Riunione presinodale, il coinvolgimento di Istituti di Studi superiori, la costituzione di una Commissione preparatoria.

    Nella fase celebrativa, confermati i ruoli dei presidenti delegati, del relatore generale, dei segretari speciali, e il fatto che all'Assemblea possono partecipare "senza diritto di voto", esperti, uditori, delegati fraterni (i rappresentanti delle altre Chiese cristiane), ed eventualmente degli "invitati speciali". Resta la suddivisione dei lavori tra Congregazioni generali e Circoli minori, mentre "periodicamente ha pure luogo un libero scambio di opinioni tra i Membri sugli argomenti in corso di trattazione". Per l'approvazione del documento finale, si indica espressamente che essa va ricercata "nella misura del possibile l'unanimità morale". L'attuazione delle conclusioni, infine, è curata dai vescovi diocesani, con l'aiuto degli organismi di partecipazione, e dalle Conferenze episcopali.

    Promuove l'attuazione degli orientamenti sinodali approvati dal Papa anche la Segreteria Generale del Sinodo, col Dicastero di Curia competente in materia, con facoltà di emanare "documenti applicativi". Inoltre, "secondo il tema e le circostanze, la Segreteria Generale del Sinodo può avvalersi di una Commissione per l'attuazione, formata da esperti". Sempre dalla Segreteria Generale arriverà "un'Istruzione sulla celebrazione delle Assemblee sinodali", sulla base della nuova costituzione. Se pubblicare o no un'esortazione apostolica come esito del Sinodo "dipende dal Santo Padre", ha spiegato ancora Baldisseri.

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA



Modifica consenso Cookie