(ANSA) - CITTA' DEL VATICANO, 9 SET - La guarigione "più
difficile" non è quella da una malattia ma "dalla nostra paura
che ci spinge ad emarginare l'ammalato, emarginare il
sofferente, il disabile". Lo ha detto il Papa all'Angelus. "E ci
sono molti modi di emarginare, anche con una pseudo pietà o con
la rimozione del problema; si resta sordi e muti di fronte ai
dolori delle persone segnate da malattie, angosce e difficoltà.
Troppe volte l'ammalato e il sofferente - ha sottolineato Papa
Francesco - diventano un problema, mentre dovrebbero essere
occasione per manifestare la sollecitudine e la solidarietà di
una società nei confronti dei più deboli".
Tutti dobbiamo "aprirci - è l'invito del pontefice - alle
necessità dei nostri fratelli sofferenti e bisognosi di aiuto,
rifuggendo l'egoismo e la chiusura del cuore".