(ANSA) - CITTA' DEL VATICANO, 24 GIU - Se le potenze mondiali comprendono la necessità di tutelare il pianeta come "casa comune", la stessa considerazione manca invece per la "famiglia umana". Lo ha detto il Presidente della Pontificia Accademia per la Vita, mons. Vincenzo Paglia, aprendo i lavori della sezione dei giovani scienziati dell'Accademia, che precede il convegno internazionale sulla 'Bioetica globale' che si apre domani in Vaticano, e che vedrà tra i momenti centrali l'incontro con il Papa. "Pensiamo tutti al pianeta come la casa comune. Un pensiero che prima era solo degli scienziati ora è anche dei politici, tanto che - ha ricordato mons. Paglia - si sono riuniti, per esempio, a Parigi per il problema del clima. Quello che a me pare molto debole oggi è il senso di chi abita questa casa, e cioè la famiglia umana, intesa come soggetto che deve custodire e abitare questa casa comune. Io sognerei - ha detto il presidente della Pav - un incontro come quello di Parigi non solo sul creato ma anche su chi lo abita".