Una tuta da astronauta personalizzata, completa di mantellina papale bianca. E' il dono fatto a papa Francesco dagli astronauti della missione ISS 53 della Stazione Spaziale Internazionale, guidati dall'italiano Paolo Nespoli, ricevuti stamane in udienza dal Pontefice in Vaticano con le famiglie. Nell'incontro nella Sala del Tronetto, al Palazzo apostolico vaticano, è stato tra l'altro ricordato il collegamento e il dialogo avuti dal Papa il 26 ottobre scorso, dall'Auletta dell'Aula Paolo VI, con gli stessi astronauti mentre erano sulla stazione orbitante. Oltre a Nespoli, presenti quattro dei suoi cinque compagni di viaggio sulla ISS 53: gli americani Randolph Bresnik, comandante della missione, Joseph Acaba e Mark Vande Hei, e il russo Sergej Rjazanskij.
Al termine, Nespoli ha donato a Francesco una versione personalizzata delle tute che indossavano a bordo della stazione spaziale, con etichette della bandiera argentina e il vero nome del Papa, Jorge Mario Bergoglio. Quindi, dinanzi a un Francesco molto sorridente, l'astronauta italiano gli ha mostrato la mantellina papale bianca attaccata alle spalle della tuta, simile a quella che il Papa indossa sulla sua talare bianca.
Durante l'incontro, Nespoli ha fatto da interprete nei confronti degli altri membri dell'equipaggio. Con loro anche Paolo Castiglioni e Maurizio Saporiti, rispettivamente presidente e vicepresidente dell'associazione di ricerca scientifica e tecnologica Space Experience.
"Voi siete un piccolo Palazzo di Vetro, e la totalità è più grande della somma delle parti: questo è l'esempio che ci date, grazie tante cari amici, vorrei dire cari fratelli, perché siete rappresentanti di tutta la famiglia umana nel grande progetto di ricerca di questa stazione spaziale. Grazie per questo colloquio che mi ha molto arricchito", aveva detto il Papa agli stessi astronauti oggi incontrati in Vaticano durante il colloquio di circa 25 minuti nel collegamento del 26 ottobre 2017.
Prima dell'udienza papale, Nespoli e gli altri astronauti hanno partecipato l'incontro 'La spedizione 53 sulla Iss: avamposto umano nello spazio', organizzato a Roma allo Stato Maggiore dell'Esercito, di cui in passato Nespoli è stato incursore. "È la prima volta che ci ritroviamo tutti insieme da quando siamo rientrati", ha spiegato Nespoli. Nel raccontare l'addestramento e la missione ha scherzato con il comandante, l'americano Bresnik, che ha mostrato come sulla Iss si "possono fare flessioni solo su un dito grazie alla microgravità".
L'astronauta italiano, protagonista della missione Vita dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi), continua intanto la sua missione anche a Terra. Sarà infatti impegnato per oltre un anno nelle attività post volo che servono a raccogliere i risultati scientifici. "L'Iss è un incredibile laboratorio, ma i veri esperimenti viventi siamo noi astronauti", ha spiegato. Alla domanda su cosa farà da grande, invece, non sa ancora dare una risposta, ma conclude spiegando di sognare già un ritorno in orbita, "stavolta magari come semplice turista spaziale".
"Sono certo che nei prossimi anni riusciremo a capire se il pianeta rosso ha ospitato, oppure ospita ancora, forme di vita", ha infine commentato l'annuncio Nasa del ritrovamento di molecole organiche su Marte. In fondo, per l'astronauta dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa), "il nostro mondo è solo uno dei granelli di sabbia di quel che conosciamo".