Filippo Ganna ha concluso al quinto posto la cronometro delle Olimpiadi di Tokyo 2020. L'oro è stato vinto dallo sloveno Roglic, l'argento dall'olandese Dumoulin, il bronzo dall'australiano Dennis.
Una cronometro che non era da crono, con più di 800 metri di dislivello lungo 44,2 km all'interno del 'Fuji International Speedway': come dire un tracciato molto duro e con la strada sempre in salita o in discesa. Così si spiega il podio mancato da Filippo Ganna, che di questa specialità è forse il migliore specialista del panorama internazionale ma qui più di tanto non poteva fare. Lo spiega lui stesso, con lucidità nonostante lo sforzo fatto, subito dopo la gara: "stavo bene, ma guadagnavo solo nelle parti in discesa - dice -. Invece, logicamente, quando la strada saliva la gamba non era competitiva al top come quella degli scalatori". E per questo alla fine ha vinto uno come Primoz Roglic, corridore da grandi giri che dopo la caduta del Tour si era preparato in modo specifico per l'Olimpiade e che, comunque, ha le gambe che girano bene anche quando la strada s'impenna e diventa salita. Lo stesso si può dire, visto il circuito olimpico giapponese, per l'australiano Rohan Dennis, portato per questo tipo di crono, con tanti saliscendi e quindi, non a caso, sul podio per mettersi al collo il bronzo, mentre l'argento è andato all'olandese Tom Dumoulin, vincitore di un Giro e anche lui uomo da corse a tappe. Come Ganna, e per gli stessi motivi, hanno deluso i belgi Wout Van Aert e Remco Evenepoel, mentre si è fatto valere uno come il colombiano Uran, ottimo nono. Bene anche un sorprendente Alberto Bettiol, alla fine undicesimo. Insomma le caratteristiche del percorso hanno fatto la differenza, e per questo Ganna si autoassolve. "Sono tranquillo, felice, fosse stato un anno fa non avrei nemmeno dovuto fare questa corsa - sottolinea -. Ho fatto ciò che dovevo, quindi nessun rimpianto.
Oro crono donne a Van Vleuten, Longo Borghini 10/a - L'olandese Annemiek van Vleuten, già medaglia d'argento domenica nella prova in linea su strada, ha vinto l'oro nella cronometro sul circuito del Monte Fuji, a 120 km da Tokyo. La Van Vleuten ha concluso i 22,1 km in 30', 13" e 49/100. Argento alla svizzera Marlen Reusser (a 56" e 47/100), bronzo all'altra olandese Anna van der Breggen (a 1' 1" 63/100). Decimo posto per Elisa Longo Borghini, che domenica scorsa nella prova su strada aveva vinto il bronzo. Nella stessa corsa di domenica, la Van Vleuten aveva esultato sul traguardo, credendo di aver vinto la corsa. Aveva, invece, perso di vista l'austriaca Anna Kiesenhofer, in fuga da poco dopo l'inizio della gara, che ancora la precedeva ed aveva appena tagliato il traguardo.