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Unesco: Palmanova è Patrimonio Mondiale dell'Umanità

Serracchiani, "Palmanova orgoglio Fvg e Italia intera"

09 luglio, 18:05
(ANSA) - TRIESTE - Le "Opere di difesa veneziane tra il XVI ed il XVII secolo" sono entrate a far parte del Lista del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO. Lo ha deciso, a Cracovia, il Comitato del Patrimonio Mondiale.

Il nuovo sito comprende le opere di difesa presenti a Bergamo, Palmanova e Peschiera del Garda, per l'Italia, Zara e Sebenico, per la Croazia, e Cattaro, per il Montenegro.

"Questo riconoscimento - ha detto la presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani - è un risultato storico straordinario che riempie di orgoglio il Friuli Venezia Giulia e l'Italia intera. È un risultato tanto più eccezionale in quanto frutto di una candidatura transnazionale che unisce l'Italia alla Croazia e al Montenegro, facendo del Friuli Venezia Giulia l'anello di congiunzione di un itinerario tra terra e mare che assegna all'Adriatico un valore unificatore".

Per Serracchiani, si crea "l'opportunità di ripristinare, nel segno della comune matrice storica, un itinerario europeo di elevato interesse culturale e politico, poiché anticipa nell'unione culturale l'ambizione di alcuni Paesi dell'area balcanica che da anni guardano con interesse all'ingresso nell'Unione europea".

Le architetture di difesa della Repubblica di Venezia sono opere di tipologia diversa - tra cui sistemi fortificati, città-fortezze, forti isolati - destinate a proteggere le attività commerciali sulla terraferma e in mare Adriatico.

Vennero realizzate tra il XV e il XVII secolo. Furono erette a livello transnazionale per oltre 1.000 km. Erano formate da nove componenti (Bergamo, Peschiera del Garda, Palmanova e Venezia, Zara, Sebenico, Curzola, Castelnuovo e Cattaro), suddivise in tre stati (Italia, Croazia e Montenegro). La selezione di questi luoghi riflette la storica suddivisione dei domini veneziani in Stato di Terra (Italia) e Stato di Mare (Croazia e Montenegro), affacciati sul Mare Adriatico un tempo noto come "Golfo di Venezia". L'interesse principale di Venezia era infatti proteggere le sue navi commerciali e le sue colonie portuali, in particolare per il commercio con l'Oriente. I veneziani, con il nascere delle armi da fuoco, capirono che le mura medievali non avrebbero resistito ai colpi di artiglieria e, perciò vollero edificare nuove protezioni: i bastioni, ovvero colline di terra artificiali rivestite da pietra, molto più resistenti ai colpi di cannone. All'interno delle mura realizzarono basi militari, con uomini e armi che proteggevano i confini da attacchi e invasioni. (ANSA).

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