"L'Ue si rammarica che
l'Assemblea nazionale della Republika Srpska (Rs, entità della
Bosnia-Erzegovina a maggioranza serba, ndr) abbia votato a
favore degli emendamenti al codice penale della Rs che
reintroducono sanzioni penali per diffamazione. Queste modifiche
legislative imporrebbero restrizioni inutili e sproporzionate ai
media indipendenti e alla società civile". Così Peter Stano,
portavoce dell'alto rappresentante Ue per la politica estera,
Josep Borrell, in una nota. La decisione del Parlamento della Rs
è "un chiaro passo nella direzione sbagliata" e ha "un effetto
raggelante sulla libertà dei media" nell'entità che "mette in
discussione l'impegno strategico dei partiti al potere nella Rs
nei confronti dell'adesione della Bosnia-Erzegovina all'Ue".
L'Ue, infine, esorta l'entità serbo-bosniaca a "ritirare gli
emendamenti e a garantire la piena tutela della libertà di
espressione e dei media", ricordando che "il rispetto delle
priorità chiave stabilite nel parere della Commissione è un
prerequisito affinché la Bosnia-Erzegovina avvii i negoziati di
adesione".
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