(ANSA) - BELGRADO, 19 FEB - Il ministro degli Esteri serbo
Ivica Dacic ha detto oggi che la proposta ufficiale della Serbia
per arrivare a un accordo con Pristina è basata sulla
demarcazione del confine con il Kosovo, che attualmente per
Belgrado ufficialmente non esiste dal momento che non riconosce
l'indipendenza di Pristina. Tale linea di frontiera ufficiale
proposta da Belgrado tuttavia, non seguirebbe il corso della
cosiddetta 'linea amministrativa' che segna attualmente il
confine Serbia-Kosovo, ma si spingerebbe più a Sud per
comprendere nel territorio della Serbia anche parte del Nord del
Kosovo con le principali municipalità a maggioranza di
popolazione serba. A quel punto evidentemente Belgrado
riconoscerebbe l'indipendenza del Kosovo sulla base della nuova
linea di frontiera. Tale proposta, già evocata nei mesi scorsi
dal presidente Aleksandar Vucic e sulla quale sarebbe
sostanzialmente d'accordo anche il presidente kosovaro Hashim
Thaci (non però il premier Ramush Haradinaj), è stata però
accolta con freddezza e scetticismo da Usa, Germania e altri
importanti Paesi occidentali, timorosi della creazione di un
pericoloso precedente nei Balcani, dando origine a un possibile
'effetto domino' dalle conseguenze imprevedibili. Dacic,
parlando oggi con i giornalisti, ha detto che tale posizione
sulla eventuale demarcazione del confine è l'unico modo
realistico di arrivare a un accordo di compromesso sul Kosovo.
"Quando il presidente Vucic cominciò a parlare di questa
proposta fu attaccato da tutti. Al momento esistono solo due
opzioni - o il Kosovo è considerato una provincia oppure è uno
stato indipendente, non si e' mai parlato di altro", ha detto il
ministro secondo il quale quella della demarcazione del confine
e' solo un'idea che va materializzata e posta in discussione al
fine di pervenire a un'intesa accettabile per l'una e l'altra
parte. (ANSA).
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