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Freedom House, oggi Ungheria e Serbia 'parzialmente libere'
Declassate a stessa fascia altri Paesi Balcani occidentali
05 febbraio, 16:55
(ANSA) - BELGRADO, 05 FEB - Due Stati dell'Europa
centro-orientale, Ungheria e Serbia, hanno subito un
"downgrade", da Paesi "liberi" a Paesi "parzialmente liberi"
nell'ultima edizione del rapporto annuale "Freedom in the
World", prodotto da Freedom House.
L'Ungheria, ha segnalato Freedom House, è stata declassata "a causa degli attacchi alle istituzioni democratiche da parte del partito Fidesz del primo ministro Viktor Orban". Secondo lo studio, il premier magiaro e il suo governo, attraverso una "supermaggioranza in Parlamento", hanno anche "imposto restrizioni o esercitato controllo su opposizione, media, gruppi religiosi, mondo accademico, Ong, tribunali, richiedenti asilo e settore privato fin dal 2010".
La Serbia, invece, ha subito il downgrade a "Paese parzialmente libero" a causa "del deterioramento" nei processi elettorali e dei "continui tentativi da parte del governo e media" filogovernativi di minare il lavoro di "giornalisti indipendenti attraverso vessazioni giuridiche o campagne denigratorie". Secondo il watchdog, una fra le ragioni per il declassamento risiede anche nell'"accumulo de facto di poteri esecutivi nelle mani del presidente Aleksandar Vucic, in conflitto con il suo ruolo costituzionale".
In totale, otto Paesi dell'Europa centro-orientale sono oggi classificati come "parzialmente liberi": Albania, Bosnia-Erzegovina, Ungheria, Kosovo, Macedonia, Moldova, Montenegro e Serbia. La Bielorussia è categorizzata come "Paese non libero", l'Ucraina come "parzialmente libero".
Il punteggio del rapporto Freedom in the World è calcolato su una scala da zero a cento, analizzando lo stato di salute dello stato di diritto, il funzionamento dei processi elettorali, il pluralismo politico, il funzionamento del governo, la condizione generale dei diritti politici e delle libertà civili nei Paesi del mondo.
Freedom House è una organizzazione indipendente che si dedica alla promozione delle libertà e della democrazia. (ANSA).
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L'Ungheria, ha segnalato Freedom House, è stata declassata "a causa degli attacchi alle istituzioni democratiche da parte del partito Fidesz del primo ministro Viktor Orban". Secondo lo studio, il premier magiaro e il suo governo, attraverso una "supermaggioranza in Parlamento", hanno anche "imposto restrizioni o esercitato controllo su opposizione, media, gruppi religiosi, mondo accademico, Ong, tribunali, richiedenti asilo e settore privato fin dal 2010".
La Serbia, invece, ha subito il downgrade a "Paese parzialmente libero" a causa "del deterioramento" nei processi elettorali e dei "continui tentativi da parte del governo e media" filogovernativi di minare il lavoro di "giornalisti indipendenti attraverso vessazioni giuridiche o campagne denigratorie". Secondo il watchdog, una fra le ragioni per il declassamento risiede anche nell'"accumulo de facto di poteri esecutivi nelle mani del presidente Aleksandar Vucic, in conflitto con il suo ruolo costituzionale".
In totale, otto Paesi dell'Europa centro-orientale sono oggi classificati come "parzialmente liberi": Albania, Bosnia-Erzegovina, Ungheria, Kosovo, Macedonia, Moldova, Montenegro e Serbia. La Bielorussia è categorizzata come "Paese non libero", l'Ucraina come "parzialmente libero".
Il punteggio del rapporto Freedom in the World è calcolato su una scala da zero a cento, analizzando lo stato di salute dello stato di diritto, il funzionamento dei processi elettorali, il pluralismo politico, il funzionamento del governo, la condizione generale dei diritti politici e delle libertà civili nei Paesi del mondo.
Freedom House è una organizzazione indipendente che si dedica alla promozione delle libertà e della democrazia. (ANSA).
