(ANSA) - TRIESTE - ''Il fenomeno della corruzione in Albania
continua a destare serie preoccupazioni. Chiediamo alle
istituzioni pubbliche e agli enti preposti di procedere
all'attuazione delle riforme della giustizia e anti-corruzione
in linea con le raccomandazioni e gli obblighi internazionali
previsti dalla Convenzione delle Nazioni Unite contro la
corruzione''. E' quanto afferma il rappresentante dell'Osce in
Albania, Bernd Borchardt, commentando i dati diffusi nel
Corruption Perceptions Index 2017 pubblicato da Transparency
International, che colloca l'Albania (che ottiene 38 punti su
100) al 91/o posto sui 180 Paesi inclusi nell'indice.
Richiamando le istituzioni pubbliche del Paese a una maggiore
responsabilità e trasparenza nei loro processi decisionali, il
rappresentante dell'Organizzazione per la Sicurezza e la
Cooperazione in Europa ha esortato i ''cittadini a fare la loro
parte rifiutandosi di tollerare o sostenere la questione''. Il
risultato di quest'anno, ha proseguito, ''richiede i nostri
intensi sforzi per combattere questo fenomeno''. Il rammarico,
spiega, è che ''la tendenza positiva registrata nel 2013 (quando
il Paese registrava 31 punti) sia stata invertita nel 2017'', ha
concluso Borchardt.
Nel ranking della corruzione percepita, stilato dalla più
grande organizzazione a livello globale contro la corruzione, il
Paese delle Aquile perde infatti ben otto posizioni rispetto al
2016. Fra gli Stati dell'Europa Sud-orientale, ricorda l'agenzia
di stampa Ibna, l'Albania resta comunque in buona compagnia con
la corruzione che si annida nei settori giudiziario, le forze
dell'ordine, la libertà di stampa e la società civile. (ANSA).
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