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Croazia, annullata condanna 1946 per cardinale Stepinac

Figura controversa a centro del dissidio con Serbia

23 luglio, 10:23

(ANSA) - ZAGABRIA - Un tribunale croato ha annullato oggi la sentenza di condanna a 16 anni di carcere emessa nel 1946 dal regime comunista contro l'allora arcivescovo di Zagabria, Alojzije Stepinanc, accusato di collaborazionismo con il regime filofascista degli ustascia croati durante la seconda guerra mondiale.

Stepinac, proclamato beato nel 1998 da papa Giovanni Paolo II, è venerato dai cattolici croati come martire per la libertà di confessione e come fautore del mantenimento delle radici cattoliche in Croazia durante il comunismo. Tutti gli esperti sono concordi nel ritenere che il processo del 1946 fu montato e usato a scopi politici. Ancora nel 1992 il Parlamento croato votò una risoluzione di riabilitazione dell'alto prelato, proclamato cardinale nel 1952, nei giorni della sua prigionia.

Ma la figura di Stepinac è da anni al centro di dissidi e dispute tra la chiesa cattolica croata e quella ortodossa serba.

In Serbia è criticato per la sua fedeltà al regime degli ustascia, resosi colpevole di atroci persecuzioni e uccisioni di serbi ed ebrei o delle forzate conversioni di migliaia di ortodossi.

In Vaticano la causa per la sua santificazione è praticamente conclusa, ma la sua proclamazione a santo è stata per ora bloccata in attesa delle conclusioni di una commissione mista cattolici-ortodossi che ha iniziato i lavori la settimana scorsa e di cui fanno parte autorevoli rappresentati delle due chiese.

Secondo gli analisti croati la commissione, che non ha nessuna autorità a esprimersi in merito alla santità di Stepinac, è stata voluta da papa Francesco come gesto di buona volontà e dialogo ecumenico tra cattolici e ortodossi. (ANSA).

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