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Montenegro, governo ad interim con ministri dell'opposizione

In base all'accordo pre-elettorale Djukanovic-opposizione

03 maggio, 15:57

(ANSA) - TRIESTE, 03 MAG - Sono attesi in giornata i nomi dei ministri rappresentanti dell'opposizione che entreranno nel Governo ad-interim in vista delle elezioni parlamentari del prossimo ottobre. I rappresentanti dell'opposizione entreranno nelle strutture del Governo con lo scopo di prevenire gli abusi delle risorse pubbliche durante la campagna elettorale.

L'accordo firmato la scorsa settimana tra il primo ministro Milo Djukanovic e una parte dell'opposizione prevede l'ingresso di quattro ministri (Interni, Finanze, Lavoro e Agricoltura) nominati dai partiti dell'opposizione. Inoltre, l'accordo concede all'opposizione oltre 50 funzioni in aziende pubbliche e partecipate statali per prevenire le assunzioni in cambio di voti per il partito di Djukanovic - prassi ben diffusa da quando il DPS è al Governo, ossia dal 1991.

Infine, l'opposizione potrà scegliere circa 150 funzionari presso le amministrazioni pubbliche, dove avranno il diritto alla doppia firma sui documenti importanti, che in pratica permette loro il diritto di veto. Si tratta di posizioni ritenute di importanza chiave per controllare l'uso delle risorse pubbliche per scopi elettorali.

L'entrata in vigore dell'accordo è prevista per i prossimi giorni tramite una lex specialis in merito alla quale il Parlamento si esprimerà tra domani e dopodomani, con una probabile approvazione. La firma dell'accordo è frutto dei negoziati durati cinque mesi tra Djukanovic e l'opposizione.

E' un compromesso alle richieste di dimissioni di Djukanovic. Milo Djukanovic, al potere da 25 anni con funzioni alternanti tra Primo Ministro e Presidente della Repubblica, si trova in un momento difficile dopo che il suo partner di coalizione da 18 anni, SDP, gli ha voltato le spalle passando alcuni mesi fa all'opposizione.

A firmare l'accordo, oltre a SDP, sono due piccoli partiti del centro, entrambi fondati nel 2015 - Ura e Demos. La forza di opposizione più grande, Demokratski Front, Df, ha deciso di rimanerne fuori, descrivendo i patti con Djukanovic come un tradimento.

Per Df, che a partire dallo scorso settembre sta organizzando proteste in piazza per chiedere le dimissioni di Djukanovic e le elezioni anticipate, l'unico governo ad interim valido sarebbe senza Djukanovic. (ANSA).

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