(di Stefano Giantin)
(ANSA) - BRATISLAVA - Con 102 voti a favore da parte dei 128
deputati presenti, 18 contrari e tre astenuti, il Parlamento di
Bratislava ha approvato un controverso emendamento alla
Costituzione slovacca, che sarà modificata introducendo un passo
che definisce il matrimonio come ''l'unione di una donna e di un
uomo'', escludendo così la futura possibilità di un eventuale
riconoscimento delle unioni tra persone dello stesso sesso.
La mossa della Slovacchia è stata proposta e decisa a grande
maggioranza da un'inedita coalizione tra socialisti del partito
Smer, al governo, e cristiano-democratici (Kdh),
all'opposizione, col sostegno di alcuni esponenti di partiti
minori.
Martin Macko, direttore esecutivo dell'Ong ''Iniciatíva
Inakost'', in un comunicato emesso subito dopo il voto del
Parlamento e girato ad ANSA Nuova Europa, ha definito l'odierno
''un giorno triste per lo stato della democrazia in
Slovacchia''. Slovacchia che, secondo l'attivista per i diritti
Lgbt, è ora un Paese che ''cerca di proteggere la famiglia dalla
presunta minaccia di una minoranza'', dichiarando le unioni
''non suggellate dal matrimonio non degne di protezione''.
Oltre al matrimonio, l'emendamento approvato conteneva anche
l'introduzione di una sorta di verifica obbligatoria sui giudici
futuri e quelli già in carica. I socialisti ''populisti'' del
premier Fico, spiega così al telefono con l'ANSA l'analista
politico e rettore del college Bisla, Samuel Abraham, ''volevano
avere un controllo sul giudiziario, una mossa pericolosa''.
Invece che ''assistere il sistema giudiziario nell'istituire
controlli interni'', il potere ''politico eserciterà un
controllo su quello giudiziario sia per il presente, sia per il
futuro''. I cristiano democratici, continua Abraham, ''hanno
votato l'emendamento sul giudiziario perché Fico ha offerto loro
di allegare quello sul matrimonio, una sorta di esca'', ben
sapendo che ''i cristiano democratici avrebbero fatto di tutto
per ottenere tale risultato''. (ANSA).
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