(ANSA) - PRAGA - Dal manifatturiero al tessile,
dall'elettronica all'automotive, dal chimico al farmaceutico,
fino al settore ingegneristico. Sono questi i principali settori
in cui alcune aziende italiane hanno scelto di investire in
repubblica Ceca con l'aiuto di CzechInvest, l'agenzia
governativa per la promozione degli investimenti del piccolo
Paese centro-est europeo.
In tutto, ricorda l'ambasciatore d'Italia a Praga, Aldo
Amati, sono 23 i progetti portati avanti dal 1998 a oggi, per un
valore di 391,54 milioni di euro. Una presenza, quella italiana,
che finora conta 50 aziende sul territorio ceco. ''Casi di
successo - prosegue il diplomatico - sono KMV, Brembo, Marzotto,
Tecnocap, Cromodora, Siad, Prague Marathon, Unicredit,
Generali''. Complessivamente, gli investimenti diretti italiani
nel Paese hanno raggiunto quota 35,7 milioni di euro, secondo i
dati relativi al 2015, mentre quelli cechi verso l'Italia sono
stati pari a 14,3 milioni. A gonfie vele anche l'interscambio
tra Roma e Praga, che secondo gli ultimi dati, nel 2016 ha
raggiunto la cifra record di 11,8 miliardi, portando così
l'Italia a diventare il quarto partner in Europa dopo Germania,
Polonia e Slovacchia e il quinto nel mondo dopo la Cina. ''Un
quadro macroeconomico quantomai positivo, con buone prospettive
di crescita dell'economia ceca per i prossimi anni che insieme
al continuo trend positivo delle esportazioni italiane in questo
Paese - conclude Amati - fanno ritenere che vi possano essere
ulteriori spazi e opportunità per aziende e imprenditori
italiani''. (ANSA).
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