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Polonia 10 anni in Ue, un vero cantiere per modernizzazione

Spese per investimenti aumentate del 75%, 51% da fondi coesione

29 settembre, 11:50
(ANSA) - VARSAVIA - Nell'ultimo decennio la Polonia è divenuta un vero cantiere, con i fondi europei che hanno avuto un impatto decisivo sul processo di modernizzazione del Paese: il dato è contenuto nel rapporto del Ministero degli Esteri polacco sui dieci anni di adesione all'Unione Europea.

Negli anni 2004-2013 le spese complessive per gli investimenti sono aumentate del 75%: negli anni 2009-2011, il 51,6% degli investimenti pubblici in Polonia è stato finanziato con fondi provenienti da programmi di politica europea di coesione. Nonostante i timori, sin dal primo anno dell'adesione la Polonia ha ottenuto dal bilancio comunitario più fondi rispetto al totale dei suoi conferimenti: dal 2009 la Polonia è il maggior beneficiario netto del bilancio europeo. Durante i dieci anni di adesione, al netto dei contributi versati, la Polonia ha ottenuto in totale ben 250,5 miliardi di zloty (61,4 miliardi di euro): ciò significa che per ogni zloty versato alle casse dell'Ue, in totale 125,4 miliardi di zloty (31 miliardi di euro), la Polonia ha ottenuto tre zloty, in totale 375,9 miliardi di zloty (92,4 miliardi di euro). I risultati dei negoziati relativi al quadro finanziario pluriennale permettono di prevedere che la Polonia manterrà la posizione di maggiore beneficiario netto anche negli anni 2014-2020. I finanziamenti ottenuti negli anni 2004-2013 sono stati utilizzati in modo oculato: sono stati realizzati ben 160 mila progetti, di cui alcuni ancora in corso di finalizzazione. Sono stati costruiti in totale 673 km di autostrade, costruiti o ammodernati 808 km di superstrade, 36 mila km di reti fognarie e 683 depuratori di liquami.

Anche le imprese hanno fruito di fondi europei: grazie ai cofinanziamenti, a partire dal 2004 gli imprenditori hanno realizzato 62.600 diversi progetti, per un valore di circa 85,5 miliardi di zloty. Negli anni 2007-2013, nell'ambito di un solo programma, sono stati raggiunti i seguenti risultati: implementazione nelle imprese di 551 nuove tecnologie e 215 progetti di ricerca e sviluppo. Inoltre, nei cosiddetti incubatori, sono stati sostenuti 972 progetti innovativi e implementati 2960 e-servizi.

Gli agricoltori polacchi hanno ottenuto, dal bilancio Ue, 53,7 miliardi di zloty a titolo di contributi diretti negli anni 2004-2012. Quei contributi sono arrivati a circa 1,4 milioni di aziende agricole: in media, 38.362 zloty per beneficiario. Un rilevante ammodernamento inoltre, è stato realizzato nel settore agricolo e agro-alimentare: oltre 1,5 milioni di coltivatori diretti hanno goduto di quasi 1/3 dei fondi riservati a tale titolo dall'Ue, ossia oltre 117,7 miliardi di zloty (29 miliardi di euro).

I fondi europei hanno sostenuto anche i miglioramenti nel settore dell'istruzione: oltre la metà delle scuole in Polonia (circa 20 mila istituti) ha potuto allestire laboratori informatici; sono state create circa 250 mila postazioni computer. Inoltre sono stati aperti oltre 2.800 asili e in altri 2.200 sono stati creati ulteriori nuovi posti per i bambini.

(ANSA)
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