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Belloni visita l'Ince, al centro la 'diplomazia scientifica'

Verso Trieste capitale scienza 2020. Tra i temi anche Via Seta

07 febbraio, 18:01
(ANSA) - TRIESTE, 7 FEB - I temi della "diplomazia scientifica" e i compiti legati alla "Nuova via della Seta" da e per la Cina sono stati i temi salienti della visita compiuta oggi dal segretario generale della Farnesina, Elisabetta Belloni, al segretariato dell'Iniziativa Centro Europea (Ince) di Trieste. "In una fase di incertezza e di stasi a livello europeo - ha commentato il segretario generale dell'Ince, Giovanni Caracciolo di Vietri - questa visita è per la nostra organizzazione molto importante. Rappresenta la continuità nell'amministrazione, ma anche la possibilità di portare i dossier al futuro governo. Che si sia voluto riservare all'Ince, e quindi alla nostra politica balcanica nella cornice dell'integrazione europea, un posto di rilievo è cosa di grande significato, proprio perché la nostra 'constituency' è composta sia di Paesi membri che di paesi che aspirano a entrarvi, e anche di Paesi con rapporti privilegiati. Proseguire in questa iniziativa - ha aggiunto - e considerarla uno dei perni futuri del nostro impegno nell'area, demandare tutto questo al futuro governo sarà molto rilevante, parte integrante del nostro impegno italiano".

Sul fronte della Nuova Via della Seta, Caracciolo ha sottolineato i "collegamenti importanti" dal Nordest e nell'area balcanica "naturalmente - ha precisato - nel quadro di cautela e prudenza verso questo grande progetto cinese, ma nel quale è meglio esserci, e da subito, piuttosto che arrivare troppo tardi". Per quanto riguarda la scienza, "i due punti focali sono l'avventura di Trieste capitale della scienza 2020 e dall'altra le decisioni del vertice sui Balcani occidentali dello scorso anno, con la costituzione qui di un'organizzazione internazionale tripartita, con fondi francesi e tedeschi e sede italiana. Da ciò vorremmo cominciare a sviluppare quella che viene chiamata 'diplomazia scientifica' che porta a un consolidamento, a un'apertura del dialogo compresi gli aspetti industriali e le ricadute dal punto di vista economico". (ANSA).

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