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Italia-Bosnia: viaggio studio 21 studenti in Italia

Per dieci giorni seguiranno corsi di lingua a Universita' Enna

20 novembre, 16:46
(ANSA) - SARAJEVO - Sono arrivati in Italia i 21 studenti di lingua italiana delle Università di Sarajevo, Banja Luka e Mostar, partiti ieri mattina dalla Piazza Olimpica di Skenderija per prendere parte ad un viaggio studio che si svolgerà dal 20 al 30 novembre in Sicilia.

L'iniziativa è stata realizzata congiuntamente dall'Ambasciata d'Italia a Sarajevo con l'Associazione "Luciano Lama" di Enna (Sicilia), che da oltre vent'anni organizza il soggiorno presso famiglie italiane di bambini da tutte le zone della Bosnia Erzegovina. Nei prossimi dieci giorni gli studenti, selezionati dai rispettivi docenti tra i propri migliori studenti di italiano, seguiranno lezioni di approfondimento della conversazione presso l'Università Kore di Enna, ed effettueranno numerose visite culturali ed istituzionali in tutta la Sicilia Occidentale.

L'iniziativa è stata promossa dall'Ambasciata in risposta alle numerose richieste di partecipazione a corsi di lingua italiana e di opportunità di studio in Italia, e permetterà ai ragazzi di vivere una stimolante esperienza con la maggior parte delle spese coperte dall'Associazione Lama e dall'Ambasciata, la quale ha sostenuto le spese dell'autobus per il trasporto dei ragazzi per e dall'Italia.

Il progetto, alla sua prima edizione, mira a rafforzare la collaborazione universitaria tra l'Italia e la Bosnia Erzegovina. In tale prospettiva, esso si inserisce nel solco delle borse di studio offerte ogni anno agli studenti bosniaci dal Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale italiano; dei programmi di mobilità universitaria, in particolare nell'ambito del Programma Erasmus+; e della collaborazione dell'Ambasciata con le Università e gli studenti di lingua italiana del Paese. L'obiettivo è rendere protagonisti gli studenti anche negli eventi culturali organizzati dall'Ambasciata. A settembre ad esempio, in occasione della tournée di Vinicio Capossela in Bosnia Erzegovina, i ragazzi hanno partecipato sul palco, leggendo le traduzioni da loro preparate per un libretto con la raccolta delle canzoni, a beneficio del pubblico. (ANSA).

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