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Mostre, a Praga i 258 profughi di plastica di Ai Weiwei

Installazione artista cinese critica politiche accoglienza

17 marzo, 10:20
(ANSA) - PRAGA - Una installazione lunga 70 metri fatta di manichini gonfiabili: 258 figure, migranti senza volto. E' Law of the Journey, l'ultima, provocatoria, installazione dell'artista e attivista cinese Ai Weiwei, che da oggi e fino al sarà visibile alla Galleria Nazionale di Praga.

Ospitata in un luogo che ricorda una delle pagine più terribili della recente storia - all'interno del Palazzo Veletrzni, edificio che tra il 1939-1941 servì quale punto di assembramento degli ebrei che sarebbero stati deportati verso il campo di concentramento di Terezin - Law of the Journey non è altro che una condanna all'ignoranza e alla cecità con cui la politica e le società civili affrontano il dramma dei migranti.

"Non esiste una crisi dei rifugiati, ma soltanto una crisi degli esseri umaninell'affrontare la questione dei rifugiati abbiamo perso i nostri valori più elementari'', afferma Ai. Per realizzare questa installazione, ha spiegato l'artista cinese contemporaneo più noto al mondo, si è ispirato alla sua esperienza vissuta in mezzo ai migranti giunti sull'isola greca di Lesbo.

Lui stesso un rifugiato, negli ultimi due anni gran parte della sua attività artistica si è focalizzata sul tema dei migranti, documentando le loro tragiche condizioni attraverso diverse mostre ospitate ad Atene, Vienna, Berlino, New York e Firenze. Le sue provocazioni gli sono valse le ire del governo di Pechino da lui spesso apertamente criticato. (ANSA).

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