Dall'Estonia all'Italia, sulla rotta Ultima Thule di Meri

(ANSA) - ROMA - ''Hobevalge, Sulla rotta del vento, del fuoco e dell'Ultima Thule''. Esce in Italia per Gangemi uno dei testi più importanti di Lennart Meri, intellettuale, storico, documentarista e ex-presidente dell'Estonia.

Il volume, che rappresenta il testo più importante della saggistica estone, verrà presentato domani a Roma in occasione della prima giornata del Festival della Letteratura di Viaggio (fino al 25 settembre) ospitato nella sede della Società Geografica italiana, a Villa Celimontana.

In Hobvalge, l'ex capo di Stato estone (1929-2006) presenta una soluzione originale a un enigma che appassiona gli studiosi da duemila anni: dove si trova la mitica isola di Thule? Grazie a rigorose indagini storiche, scientifiche e etnografiche e materiale raccolto durante i suoi viaggi tra il Baltico, gli Urali e la Siberia, Meri prospetta nuovi scenari di studio sulle reciproche influenze che le terre del Baltico e del Mediterraneo hanno avuto in periodi molto antichi.

''Hobvalge - scrive l'autore - si basa su fonti geografiche ricavate principalmente da antichi navigatori e svela il segreto della leggendaria Ultima Thule''. Thule è il nome attribuito dai greci e latini alla terra più lontana mai raggiunta nel Nord, e ritenuta essere situata a sei giorni di viaggio dalla Britannia.

Secondo Lennart Meri è possibile che il nome di Thule derivi dalla parola balto-finnica tuli che significa fuoco oppure da un antico verso popolare tradizionale dell'Estonia che narra dell'origine del cratere meteoritico del lago di Kaali a Saaremaa.

Tradotto (da Daniele Monticelli) per la prima volta al di fuori dal finlandese, la pubblicazione rientra nell'ambito di un progetto realizzato dalla Fondazione Lennart Meri e dall'Associazione Italia Estonia, a 40 anni dalla prima pubblicazione (1976), in Estonia, sotto la dominazione sovietica e a 25 anni dalla riconquista dell'indipendenza delle tre repubbliche baltiche. (ANSA).