Percorso:ANSA > Nuova Europa > Cultura e Società > Corruzione, bene Germania. In coda Bosnia, Kosovo e Albania

Corruzione, bene Germania. In coda Bosnia, Kosovo e Albania

Male Romania, Bulgaria, passi indietro in Serbia e Montenegro

03 dicembre, 19:02

di Stefano Giantin

(ANSA) - TRIESTE - Le migliori e più oneste nella regione, Germania e Austria, seguite da Estonia, Polonia e Slovenia. Maglia nera invece, oltre che per Ucraina e Bielorussia, anche per il Kosovo e l'Albania, le nazioni dell'area della Nuova Europa con i più seri problemi sul fronte corruzione nel settore della pubblica amministrazione e all'interno delle istituzioni.

Sono questi gli estremi, relativi all'Europa centro-orientale e ai Balcani, dell'Indice di percezione della corruzione 2014, reso pubblico oggi dall'Ong Transparency International. La Ong con quartiere generale a Berlino, come ogni anno, ha analizzato la percezione della corruzione a livello mondiale, ascoltando l'opinione di esperti in ogni Paese del globo. Il risultato, una classifica che include 175 nazioni. Per ognuna, un punteggio che può andare da zero (altissimo livello di corruzione) a 100 (Stato molto "pulito"). Un punteggio basso, illustra Transparency International, può essere con alta probabilità un segnale di "corruzione diffusa, mancanza di punizioni" per chi si macchia di crimini legati a mazzette oltreché di insufficiente risposta delle "istituzioni ai bisogni dei cittadini".

La classifica quanto riguarda la Nuova Europa, vede al primo posto la Germania (12.ma su 175 Paesi, 79 punti nell'indice, +1 rispetto al 2013), seguita dall'Austria (23.ma, 72 punti, +3).

Bronzo invece per l'Estonia (26.ma, 69 punti, +1). Per poco fuori dal podio, la Polonia (35.ma, 61 punti, +1). Risultati confortanti anche per la Lituania, che condivide il 39.mo posto fra i Paesi meno corrotti a livello mondiale con la vicina Slovenia (58 punti, +1 rispetto al 2013 ma -4 in un confronto con il 2012).

Subito dopo, un altro Paese baltico, la Lettonia (43.ma, 55 punti, +2), l'Ungheria (47.ma, 54 punti, nessuna variazione).

Conquistano punti anche Repubblica ceca (53.ma, 51 punti, +3) e la confinante Slovacchia (54.ma, 50 punti, +3).

Più vicina alla zona di mezzo della classifica di Transparency International invece la Croazia, dal primo luglio 2013 28.mo membro Ue. Zagabria che, a un anno e mezzo dall'adesione, non ha guadagnato punti (sempre 48) e occupa il 61.mo posto, segnale che la lotta alla corruzione non è ancora abbastanza forte a Zagabria come del resto in gran parte dell'Europa sudorientale, ha sottolineato in una nota Davorka Budimir, numero uno del braccio croato di TI. La Croazia è tallonata dalla piccola ex Repubblica jugoslava di Macedonia (Fyrom), al 64.mo posto con 45 punti (+1). Segue a ruota un folto gruppo di Paesi con seri problemi di corruzione percepita, tutti a 43 punti e insieme al 69.mo posto della graduatoria, come l'Italia. Sono Romania (nessuna variazione tra 2013 e 2014), Bulgaria (+2) e la Grecia, che continua però a fare positivi progressi (+3 punti rispetto al 2013, +7 rispetto al 2012). Dietro arrancano Montenegro (76.mo, 42 punti, -2) e Serbia (78.mo a livello mondiale, 41 punti, -1), entrambe nazioni che sembrano aver fatto passi falsi negli ultimi mesi nella lotta alla corruzione, almeno secondo la percezione degli esperti ascoltati da Transparency International. Ancor peggio ha fatto la Bosnia-Erzegovina, che è finita nella parte destra della classifica perdendo tre punti tra il 2013 e il 2014.

Bosnia che ora occupa l'80.ma posizione a livello mondiale.

In coda alla graduatoria, inseriti nel gruppone degli Stati dove la corruzione appare ancora più diffusa, Moldavia (103.ma, 35 punti, stabile), Albania (+2) e Kosovo (nessuna variazione), accomunati dall'appartenenza alla 110.ma posizione con soli 33 punti. Peggio fanno, in Europa, solo Bielorussia (119.ma) e Ucraina (142.ma).

Come illustrano i dati di Transparency International, la Danimarca (92 punti) mantiene saldamente la prima posizione nella classifica, sia a livello mondiale, sia a livello Ue. Se a Copenhagen si può essere orgogliosi della palma di nazione con il più alto livello d'onestà nel settore pubblico, lo stesso non si può dire a Bucarest, Sofia, Atene e Roma (43 punti), ultime nella graduatoria limitata all'Unione europea. Per quanto riguarda invece l'Europa orientale-Asia centrale, l'oro va alla Georgia (50.ma), seguita da Turchia e Macedonia (64.me).

Transparency International segnala inoltre che più dei due terzi dei Paesi analizzati hanno registrato un punteggio inferiore a 50. (ANSA).

© Copyright ANSA - Tutti i diritti riservati