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Ucraina, statua a Kiev per amore italiano in lager nazista

Ha ritrovato dopo 60 anni la donna conosciuta da prigioniero

07 maggio, 19:10
(di Giuseppe Agliastro) (ANSA) - KIEV - Due vecchietti che si abbracciano teneramente. E' questo il soggetto di una nuova statua inaugurata oggi a Kiev, nel centralissimo parco Marinski: un piccolo monumento dedicato alla lunga e travagliata storia d'amore tra Luigi Peduto, un prigioniero di guerra italiano originario della provincia di Salerno, e Mokrina "Maria" Iurzuk, un'ucraina ai lavori forzati in un lager nazista.

L'amore sboccia nel 1943 in un campo di concentramento in Austria, dove Luigi e Maria lavorano insieme due anni. Poi, finita la guerra, i due giovani sono costretti a separarsi e a far ritorno in patria. La cortina di ferro li ha divisi per un periodo lunghissimo: 60 anni. A farli riabbracciare, nove anni fa, è stato un programma televisivo russo e oggi - nonostante la lunghissima interruzione - la loro storia d'amore sembra destinata a continuare.

Luigi, che adesso ha 91 anni, era a Spalato con la Guardia di Finanza quando, dopo l'8 settembre del '43, fu preso prigioniero dai tedeschi e deportato in un lager in Austria. ''Lì - racconta all'ANSA - notai subito Maria perché non appena arrivava il momento della pausa lei correva nel settore del lager dove c'erano i deportati sovietici. Seppi dopo che c'era la sua bambina là e lei correva a prepararle qualcosa da mangiare e poi ritornava di corsa a lavorare, purtroppo sempre un po' in ritardo e così i nazisti la insultavano, la mortificavano, le dicevano che era una bolscevica, e io soffrivo per lei".

Essendo stato due anni a Spalato, Luigi riesce a capire un po' l'ucraino e fa presto amicizia con Maria - il cui primo marito era morto a Stalingrado - e spesso le dà parte della sua razione di pane perché la porti alla piccola Nadezhda e, pian piano, nasce l'amore. "Il 9 maggio del '45, appena finita la guerra, ci siamo fatti una foto insieme. L'ho sempre custodita gelosamente per tutti questi anni - racconta l'ex finanziere - e non ho mai dimenticato Maria. Volevo andare con lei in Ucraina, avevo 22 anni ed ero disposto a lasciare per sempre l'Italia pur di restare con lei, ma un maggiore sovietico non me lo permise.

Maria mi chiese di portarla in Italia con me, ma come potevo?".

Stamattina, all'inaugurazione della statua scolpita da Grigori Kostiukov e Aleksandr Morgatskii, c'erano - tra gli altri - il capo dell'amministrazione della capitale ucraina, Oleksandr Popov, e l'ambasciatore d'Italia in Ucraina, Fabrizio Romano. "E' stata una cerimonia molto particolare e toccante - ha detto l'ambasciatore - è sempre un onore veder dedicare un monumento a un cittadino italiano, soprattutto in una città importante come Kiev". (ANSA).

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