Italia-Slovenia: presidenti mano nella mano,superare passato
Storico incontro a Basovizza, restituita Casa popolo a sloveni
13 luglio, 20:19Sulla via del ritorno, per raggiungere le auto, entrambi erano visibilmente emozionati. Nel ritmico ruolino di marcia della giornata, Mattarella e Pahor dal Carso sono infine scesi in città, in Prefettura, dove finalmente hanno tenuto i due (brevi) discorsi e sancito il trasferimento della proprietà del Narodni dom alla comunità slovena italiana. Non poteva mancare l'unico testimone superstite dell'incendio appiccato cento anni fa che distrusse la Casa del Popolo, lo scrittore italiano di lingua slovena Boris Pahor, 107 anni ad agosto. Un monumento vivente al quale sono state conferite onorificenze da parte di entrambi i Paesi. Il presidente Pahor ha utilizzato un'efficace metafora: "E' come se dopo cento anni tutte le stelle si fossero allineate". I due presidenti hanno visitato il Narodni dom, poi una rapida colazione di lavoro e la ripartenza di Pahor. Il presidente Mattarella ha invece incontrato le associazioni degli esuli. A loro ha garantito il proprio impegno per "sollecitare una ricerca storica approfondita, libera, completa". Ma non ci sarà una ricompensa per chi perse tutto, "questo è impossibile", ma per "alleviare le conseguenze negative di quel che è avvenuto ai nostri concittadini", ha detto. Il mondo politico italiano plaude all'iniziativa. Riferendosi ai due presidenti mano nella mano, il leader della Lega Salvini parla di una "immagine che rende giustizia a tante donne e uomini che hanno pagato con la vita la 'colpa' di non essere comunisti". Toni ancor più entusiasti hanno utilizzato le parlamentari dem Serracchiani e Rojc (rappresentante della comunità slovena). La prima parla di un "gesto potente" da parte dei due presidenti, la seconda evidenzia il significativo atto di riconciliazione. La presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, invece, sottolinea "l'amarezza per la sbagliata equiparazione tra gli infoibati italiani e i quattro terroristi del Tigr con l'omaggio richiesto dal governo sloveno al cippo di Basovizza e la scelta di celebrare questa cerimonia proprio nel centenario dell'incendio del "Narodni dom" di Trieste". (ANSA).