(di Francesco Bongarrà)
(ANSA) - VARSAVIA - Anche la Polonia si dota di una legge sul
rientro dei cervelli: il governo spera che le agevolazioni
fiscali contenute nel testo che verrà approvato la prossima
settimana incentiverà il ritorno di fino a circa due milioni di
giovani lavoratori nel Paese, che ha subito una emorragia di
cervelli e di personale altamente qualificato dalla sua entrata
nella Ue, ormai 15 anni fa. Il premier Mateusz Morawiecki ha
detto che i vantaggi fiscali determineranno per i giovani
polacchi che hanno lasciato il loro Paese per trovare lavoro
altrove nuove opportunità tali da indurli a rimpatriare: il
governo ritiene che ad avvalersene potrebbero essere circa due
milioni di persone che avrebbero un notevole sconto fiscale. Nel
presentare i contenuti del provvedimento, che ora vede iniziare
il proprio percorso parlamentare, Morawiecki ha detto che 1,7
milioni di persone hanno lasciato la Polonia negli ultimi 15
anni. "E' come se ad andarsene fosse stata l'intera città di
Varsavia, una perdita enorme. Questo andazzo deve finire, i
giovani devono restare in Polonia", ha aggiunto il premier
polacco. Anche perché a lasciare il paese non sono stati solo i
classici idraulici polacchi che nel Regno unito erano lo
spauracchio dei brexiteers della prima ora, ma anche molte
persone altamente qualificate dal punto di vista professionale.
E in ogni caso in Polonia comincia a scarseggiare la manodopera,
per cui il governo ha capito che non può non correre ai ripari,
a costo di dover sacrificare cospicue entrate fiscali Tuttavia,
non tutti sono convinti dell'efficacia della misura a cui pensa
il governo di Varsavia. "Per far restare i giovani in Patria
devi creare opportunità per loro, non solo far pagare loro meno
tasse. Non è solo questione di soldi", sostiene Heather Rolfe,
ricercatrice del National Institute of Economic and Social
Research, un think tank di Londra, secondo cui per i giovani "lo
stipendio è importante ma non è tutto". Il Regno Unito è stato
la prima destinazione nella Ue per i giovani polacchi in cerca
di lavoro: attualmente vi risiedono circa un milione di
polacchi. Il governo di Varsavia ora spera che la Brexit sia uno
stimolo ai concittadini a lasciare il Regno Unito per tornare a
lavorare in Patria; ed effettivamente le ultime statistiche
dicono che i polacchi che lasciano le Isole Britanniche
ultimamente sono più di quelli che vi si stabiliscono. (ANSA).
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