(ANSA) - BELGRADO, 19 MAR - C'e' attesa a Belgrado e a
Sarajevo per la sentenza di appello che sara' emessa domani
all'Aja a carico di Radovan Karadic, l'ex capo politico dei
serbi di Bosnia condannato in primo grado tre anni fa (il 24
marzo 2016) a 40 anni di reclusione per genocidio e crimini di
guerra e contro l'umanita' compiuti a Srebrenica, a Sarajevo e
nel resto della Bosnia-Erzegovina - uccisioni, deportazioni,
persecuzioni, torture - durante il conflitto armato del
1992-1995.
A pronunciare la sentenza di appello saranno i giudici del
Meccanismo residuale internazionale per i Tribunali criminali,
l'organismo che ha preso il posto del Tribunale penale
internazionale per i crimini nella ex jugoslavia (Tpi), che lo
scorso anno ha concluso ufficialmente la sua attivita'.
Karadzic fu arrestato a Belgrado nel 2008 al termine di una
latitanza lunga e avventurosa condotta sotto falso nome e grazie
a una catena di appoggi e protettori, e il processo a suo carico
davanti ai giudici del Tpi comincio' nell'ottobre 2009. All'Aja
per assistere alla sentenza si e' recata oggi una delegazione
delle 'Madri di Srebrenica', una associazione che ha l'obiettivo
di tenere vivo il ricordo degli ottomila musulmani massacrati
nel luglio 1995 nella cittadina bosniaca dalle forze
serbo-bosniache guidate dal generale Ratko Mladic, anch'egli
sotto processo all'Aja dove e' stato condannato in primo grado
all'ergastolo nel novembre 2017. (ANSA)
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