Percorso:ANSA > Nuova Europa > Altre News > InCE: concluso vertice Zagabria, nuova presidenza a Italia

InCE: concluso vertice Zagabria, nuova presidenza a Italia

Migrazioni, sicurezza, Ucraina. Antonione nuovo segretario

04 dicembre, 20:39
Ince: conferenza su bioeconomia nella regione del Danubio Ince: conferenza su bioeconomia nella regione del Danubio

 

(ANSA) - ZAGABRIA, 4 DIC - Le migrazioni, la sicurezza e la situazione in Ucraina sono state oggi a Zagabria al centro del vertice annuale dell'Iniziativa centroeuropea (InCE), con cui si è conclusa la presidenza di turno della Croazia di questo forum multilaterale, che da gennaio passa all'Italia.

A rappresentare il nostro Paese alla riunione di Zagabria e' stata la ministra degli Affari regionali e delle Autonomie Erika Stefani. Come ha dichiarato il premier croato Andrej Plenkovic dopo la fine dei lavori, i diciotto Paesi dell'InCE hanno invitato la Russia a liberare i 24 marinai e restituire le tre navi della marina militare ucraina, sequestrate la settimana scorsa nello stretto di Kerch, tra il Mar Nero e il Mar d'Azov.

L'Iniziativa ha espresso il pieno appoggio all'integrità territoriale dell'Ucraina, che fa parte dell'InCE ed era rappresentata dalla vicepremier Ivana Klimpus-Cincadze. Plenkovic ha anche riferito che i Paesi aderenti all'InCE, in fatto di migrazioni, si sono trovati d'accordo sull'importanza della collaborazione tra i singoli stati membri dell'Ue e l'Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera (Frontex).

Al termine dei lavori, alla carica di nuovo segretario generale dell'organizzazione è stato eletto l'onorevole Roberto Antonione, che dopo sei anni subentra all'ambasciatore Giovanni Caracciolo di Vietri. Antonione fino ad oggi era segretario esecutivo dell'InCE, mentre in passato è stato deputato, senatore, segretario agli Affari Esteri e presidente della regione Friuli Venezia Giulia.

Accanto al vertice politico, si è tenuto anche un forum economico, organizzato dalla Camera di commercio croata (Hgk), dedicato alle innovazioni e alla competitività tecnologica. Al vertice di Zagabria, insieme a quello croato, erano presenti i premier di Albania, Ungheria, Macedonia, Romania e Slovacchia, nonché ministri o ambasciatori degli altri dodici Paesi.

Dell'Iniziativa centroeuropea, forum intergovernativo di cooperazione regionale fondato nel 1989 a Budapest, fanno parte 18 Paesi dei quali dieci sono membri della Ue (Italia, Austria, Slovenia, Bulgaria, Croazia, Polonia, Rep. Ceca, Romania, Slovacchia, Ungheria), cinque attendono di poter aderire all'Unione europea (Albania, Bosnia-Erzegovina, Macedonia, Montenegro, Serbia) e tre sono beneficiari di politiche di vicinato (Ucraina, Bielorussia, Moldova).

La missione principale dell'InCE è promuovere la coesione e assistere gli stati membri, in particolare quelli al di fuori dell'Unione europea, nel loro percorso di consolidamento economico, politico e sociale. (ANSA).
YK0-QN/ S41 QBXK

 

 Roberto Antonione è il nuovo segretario generale dell'InCE
ZAGABRIA
(ANSAmed) - ZAGABRIA, 4 DIC - L'onorevole Roberto Antonione è il nuovo segretario generale dell'Iniziativa centroeuropea (InCE), carica alla quale è stato eletto al vertice annuale di questa organizzazione, tenutosi oggi a Zagabria. Lo ha annunciato il primo ministro croato, Andrej Plenkovic, alla conferenza stampa con cui si è concluso il summit, e con esso la presidenza di turno croata dell'InCE, che da gennaio passa all'Italia. Antonione, che in passato è stato rappresentante italiano all'Assemblea parlamentare dell'InCE e fino ad oggi il suo segretario esecutivo, subentra all'ambasciatore Giovanni Caracciolo di Vietri, che ha ricoperto la carica di segretario generale dal 2012. Antonione è stato presidente della regione Friuli Venezia Giulia, deputato e senatore di Forza Italia e sottosegretario agli Esteri. Il mandato del segretario generale dell'InCE dura sei anni. Dell'Iniziativa centroeuropea, forum intergovernativo di cooperazione regionale, fanno parte 18 Paesi dei quali dieci sono membri della Ue (Italia, Austria, Slovenia, Bulgaria, Croazia, Polonia, Rep. Ceca, Romania, Slovacchia, Ungheria), cinque attendono di poter aderire all'Unione europea (Albania, Bosnia-Erzegovina, Macedonia, Montenegro, Serbia) e tre sono beneficiari di politiche di vicinato (Ucraina, Bielorussia, Moldova). La missione principale dell'InCE è promuovere la coesione e assistere gli stati membri, in particolare quelli al di fuori dell'Unione europea, nel loro percorso di consolidamento economico, politico e sociale.

 

 

(ANSA) - ZAGABRIA, 4 DIC - Nel discorso di apertura dei lavori del vertice dell'Iniziativa centroeuropea (InCE), oggi a Zagabria, il primo ministro croato Andrej Plenkovic ha condannato il sequestro delle navi ucraine nello stretto di Kerch, definendo l'azione della marina militare russa "un'inaccettabile violazione del diritto internazionale".

"Siamo molto preoccupati per la situazione in Ucraina e ribadiamo il nostro pieno appoggio alla sua integrità territoriale", ha detto Plenkovic che presiede il vertice InCE insieme al segretario generale dell'organizzazione Giovanni Caracciolo di Vietri. Alla riunione, che pone fine alla presidenza croata dell'InCE, sono presenti sette premier e altri alti rappresentati politici dei diciotto stati membri, di cui fa parte anche l'Ucraina. Per l'Italia partecipa ai lavori il ministro degli affari regionali e delle autonomie Erika Stefani.

Le tensioni tra Russia e Ucraina sono tornate a crescere dopo che la scorsa settimana la flotta russa ha catturato tre navi della marina militare ucraina che attraversavano lo stretto di Kerch, tra il Mar Nero e il Mar d'Azov. La Russia ha respinto gli appelli internazionali a liberare i 24 marinai, di cui tre sono feriti, sostenendo che hanno illegalmente attraversato il nuovo confine internazionale, tracciato dopo l'annessione della Crimea. 

In tema di migrazioni - al centro della presidenza croata dell'InCE insieme con la sicurezza - il premier croato ha poi sottolineato come la coesione e la collaborazione tra i singoli stati membri dell'UE e l'Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera (Frontex) sia fondamentale per affrontare il problema.  "Solo un approccio multilaterale e onnicomprensivo, che comprenda una migliore regolamentazione delle migrazioni legali e la prevenzione operativa di quelle illegali, potrà dare risultati soddisfacenti", ha rimarcato Plenkovic.
Il premier croato ha voluto anche ricordare che la Croazia, dal 2015 parte della rotta migratoria balcanica, non ha voluto erigere barriere sui propri confini. "Abbiamo invece preferito impegnare 6500 appartenenti delle forze dell'ordine alla protezione dei confini, che nel contempo lavorano per preparare la Croazia all'adesione alla zona Schengen", ha spiegato.
Al vertice di Zagabria, accanto a quello croato, sono presenti i premier di Albania, Ungheria, Macedonia, Romania e Slovacchia, nonché ministri o ambasciatori degli altri dodici Paesi. A rappresentare l'Italia a Zagabria è presente il ministro degli Affari Regionali e delle Autonomie, Erika Stefani. 

Dal 1 gennaio del 2019 la presidenza dell'InCE passerà all'Italia. (ANSA).

© Copyright ANSA - Tutti i diritti riservati