(ANSA) - UDINE, 29 AGO - Snellire le procedure per
l'assunzione di lavoratori stranieri per far fronte alla
scarsità di manodopera nel Paese. E' una delle misure annunciate
dal premier, Peter Pellegrini, per fare fronte alla scarsità di
manodopera in Slovacchia.
Secondo quanto riferisce l'agenzia di stampa Tasr, il capo
del governo slovacco ha sostenuto che "la situazione in
Slovacchia è al momento piuttosto critica". Per questo, ha
detto, "se il Paese non accelera i processi per l'ingresso di
dipendenti stranieri, la Slovacchia potrebbe perdere la sua
competitività nei confronti dei Paesi limitrofi". Tuttavia, ha
spiegato, "non adotteremo misure che potrebbero deteriorare le
condizioni di lavoro per i dipendenti slovacchi. Ciò significa
"che non tollereremo alcun dumping sociale", ha sottolineato
Pellegrini, aggiungendo che l'ingresso di manodopera straniera
sarà monitorata e che le aziende dovranno impiegare gli
stranieri alle stesse condizioni dei dipendenti slovacchi e solo
nelle professioni per le quali la Slovacchia è priva di
manodopera.
Il governo, ha concluso, intende intervenire anche a sostegno
dei cittadini slovacchi disoccupati di lunga durata, compresi i
rom, trovando soluzioni affinché questi possano essere immessi
sul mercato occupazionale. (ANSA).
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