Corteo ultradestra a Berlino oscurato dagli antirazzisti

Con le bandiere tedesche, davanti alla Porta di Brandeburgo, "per il futuro della Germania", contro Angela Merkel e "contro l'islam". Ma a Berlino i populisti della destra oltranzista di Alternative fuer Deutschland domenica sono stati sfidati e battuti dal "basso" della musica techno - lo slogan era appunto "Afd wegbassen" (mandarli via col basso) - in un luogo dove i riflessi della città aperta, che rigetta ogni discriminazione e razzismo, sono notoriamente in forma. La manifestazione di Afd, il partito ormai in parlamento che cavalca l'onda anti-islam in Germania, è stata messa letteralmente in ombra dalla straordinaria energia di una contromanifestazione, che ha riempito il cuore della capitale di slogan antifascisti e antirazzisti. Se nel quartiere del governo hanno sfilato circa 5.000 militanti dell'ultradestra, che hanno protestato contro l'esecutivo, chiedendo le dimissioni di Angela Merkel, sono circa 25 mila le persone scese per strada - secondo stime della polizia - contro di loro. Le due sponde della Sprea, il canale che attraversa Berlino, si sono divise fra i destrorsi e i loro oppositori, che hanno poi sfilato in diecimila solo per la strada del 17 giugno. Una folla esplosa davanti alla Colonna della Vittoria, in un mega rave party, al suono della musica techno ed elettronica. Colorata e creativa, la scena dei club berlinesi si è catapultata per le strade accompagnata da 20 "carri" musicali e una ventina di "battelli contro la destra" che hanno navigato il fiume berlinese con lo slogan "Nie Wieder", ("Mai più"). "Se la risposta è Afd, quanto deve essere stupida la domanda?", si leggeva su un manifesto. "Mai più in salsa marrone!", recitava un altro dall'acqua. "La manifestazione è stata organizzata da una coalizione ampia di associazioni antirazziste della società civile", ha spiegato all'ANSA Kara Hauser, portavoce dei battelli antidestra. "E alla fine è stato uno straordinario successo. Quella di domenica è stata una giornata molto importante nella lotta contro il razzismo". "Ai partiti di sistema piacciono gli stranieri, non noi, non voi, non i tedeschi", ha sillabato invece Alexander Gauland, copresidente del partito, nel suo intervento davanti alla Porta. E c'è chi ha provato a disturbarlo, arrampicandosi su un palo. Circa duemila gli agenti delle forze dell'ordine impegnati a gestire la situazione: si temevano scontri fra possibili estremisti dell'uno e dell'altro fronte, che non si sono verificati.>