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Kosovo: 10/o indipendenza, Haradinaj ringrazia l'Italia

Premier all'ANSA, 'ci avete sostenuto da sempre'

17 febbraio, 16:58
(ANSA) - PRISTINA - Il premier kosovaro Ramush Haradinaj ha ringraziato l'Italia per il "costante appoggio" dato al suo giovane Paese impegnato nel consolidamento della sovranita' e delle strutture statali e nell'affermazione dell'ordine democratico.

"L'Italia ha sostenuto il Kosovo da sempre, sin dai tempi della guerra, dando un grande contributo in termini politici, economici e di sicurezza", ha detto Haradinaj in una intervista all'ANSA in occasione del decimo anniversario della proclamazione di indipendenza, il 17 febbraio 2008. "E' nell'interesse del Kosovo sviluppare e rafforzare le relazioni bilaterali con Roma", ha aggiunto il premier che ha sottolineato la determinazione di Pristina a progredire sulla strada dell'integrazione euroatlantica.

Nel corso di questi dieci anni, ha osservato, "il Kosovo ha lavorato nella creazione di uno stato moderno, efficiente e multietnico e nel consolidamento della democrazia interna, insieme alla realizzazione delle infrastrutture necessarie allo sviluppo del Paese". Il premier, che e' stato in passato uno dei leader dell'Esercito di liberazione del Kosovo (Uck) - la guerriglia indipendentista albanese che combatte' contro i serbi nel conflitto armato di fine anni novanta - si e' detto soddisfatto per i risultati ottenuti finora, anche se "tanto resta ancora da fare, in particolare nella lotta a corruzione e criminalita', nell'affermazione dello stato di diritto e nella creazione di nuovi posti di lavoro". Sono necessari inoltre, a suo avviso, maggiori sforzi per migliorare la situazione economica in Kosovo, favorendo maggiori investimenti esteri e sfruttando al meglio tutte le risorse nazionali.

Haradinaj auspica al tempo stesso la prosecuzione del dialogo con Belgrado facilitato dalla Ue, con l'obiettivo di giungere a un accordo finale. Per il capo del governo, "la questione andrebbe chiusa con il riconoscimento dell'indipendenza del Kosovo da parte della Serbia", e quanto detto nei giorni scorsi a Pristina dal ministro degli esteri tedesco Sigmar Gabriel - secondo il quale Belgrado dovrebbe riconoscere il Kosovo se vuole integrarsi pienamente nella Ue - "e' un messaggio chiaro, che rispecchia la realta'".

Riferendosi poi al suo passato di guerrigliero indipendentista e al Tribunale speciale istituito per giudicare i crimini commessi dagli uomini dell'Uck, Haradinaj ha detto di non avere alcun timore sottolineando che, in caso di imputazioni a suo carico, si recherebbe spontaneamente dai giudici all'Aja, come gia' fatto negli anni scorsi con il Tribunale penale internazionale per i crimini nella ex Jugoslavia (Tpi), che lo ha processato per due volte per crimini di guerra, assolvendolo in entrambi i casi nel 2008 e nel 2012. "Il Kosovo ha tutto l'interesse a fare piena chiarezza sul passato", ha detto il premier. (ANSA).

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