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Balcani: allargamento divide Ue, Ungheria, anticipare a 2022

Tema sul tavolo al vertice Esteri Sofia. Borissov, ora o mai piĆ¹

15 febbraio, 19:27
(ANSA) - BRUXELLES, 15 FEB - Accelerare l'adesione all'Ue dei Balcani occidentali da una parte, renderla un'ipotesi lontana nel futuro dall'altra. L'Europa è divisa sulla strategia per l'allargamento alla regione balcanica, resa nota da Bruxelles la scorsa settimana e al centro del vertice informale degli Esteri oggi a Sofia. "Se l'allargamento non ci sarà ora, non ci sarà altro tempo, mentre Cina, Russia e Turchia inizieranno oggi quello che stanno progettando per la regione", ha detto il premier bulgaro, Boyko Borissov, che detiene la presidenza di turno dell'Ue. "Sono molto deluso" dall'obiettivo di ingresso del 2025, ha rimarcato il ministro degli Esteri ungherese, Peter Szijarto.

"Perché non integriamo la Serbia e il Montenegro nel 2022? Perché dobbiamo attendere altri 7 anni? Penso che il 2025 sia molto tardi" per i due Paesi "e che meritino una via molto più rapida per l'integrazione", ha aggiunto. "È ovvio che gli Stati Uniti hanno una strategia per i Balcani occidentali, così come la Russia e la Turchia, è solo l'Ue che è estremamente lenta in questo campo - ha incalzato Szijarto -. Dovremmo essere molto più veloci". Anche Polonia, Italia e Austria vorrebbero intensificare gli sforzi per accelerare il processo. Di parere opposto Francia, Spagna e Slovenia. "Non è realistico" pensare che Serbia e Montenegro siano pronti nel 2025, ha detto il ministro degli Esteri sloveno Karl Erjavec. (ANSA).

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