Albania: Kadare (Premio Nonino 2018), รจ un paese caotico
Scrittore, vive in Francia. "Giusto che Balcani aspirino a Ue"
26 gennaio, 19:19''Per le mie posizioni - ha commentato - da molti sono considerato un nemico del comunismo, da altri un nemico dell'Occidente''.
Kadare ha poi affermato di non aver mai sostenuto Enver Hoxha, il dittatore del regime comunista del suo Paese. ''Si veda come ho descritto Enver Hoxha nel romanzo (''in cui lo rappresento (L'inverno della grande solitudine'', 1973) un personaggio in tutto e per tutto negativo'', ha sottolineato.
Sulle circostanze in cui l'autore, le cui opere sono state pubblicate in Itala da ''La Nave di Teseo'', decise di lasciare nel 1990 l'Albania, Kadare ha spiegato di ''aver deciso di andarsene dopo la visita negli Usa del successore di Hoxha, Ramiz Alia, che aveva dato segnali di apertura. Rientrato nel Paese - ha raccontato - disse che gli Usa accoglievano l'Albania, 'così com'era'. Mi trovavo a Parigi, compresi che non c'erano più speranze e quindi chiesi asilo politico''.
Dell'Europa di oggi, dice ''mi sembra naturale l'unione e giuste le aspirazioni dei popoli balcanici che ne sono stati esclusi: su questo versante non possiamo essere né troppo 'positivisti', ma neanche nihilisti''. Di ''come si creano le leggende e i miti nei rapporti tra dittatori e intellettuali'' parla il saggio che Kadare sta scrivendo. ''Il tema - annuncia - è il rapporto tra il Premio Nobel Pasternak e il dittatore Stalin, tra uno scrittore e l'Unione sovietica che lo considerava allora un traditore''. (ANSA).