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L'Italia di oggi tra vizi e virtù al MittelCinemaFest

Da 30 novembre all'11 dicembre rassegna organizzata da IIC Praga

19 novembre, 11:00

di Marco Patricelli

 

(ANSA) - PRAGA - La Vespa simbolo universale del 'made in Italy' contornata da luci e specchietti, che illuminano e riflettono le sfaccettature e le contraddizioni del Belpaese viste attraverso la camera da presa: è questo il simbolo scelto per la 5/a edizione del MittelCinemaFest, in programma dal prossimo 30 novembre all'11 dicembre, presentata nel prestigioso cinema Lucerna di Praga.

Una vetrina della produzione recente e recentissima del cinema tricolore che sta facendo sempre più breccia nei gusti del pubblico ceco, tanto che quest'anno i distributori si sono messi in moto in via preventiva. La Mirius Film Distribution ha voluto 'Moglie e marito' di Simone Godano in apertura di festival e la sua rappresentante Martina Kalova ha preannunciato la versione in ceco per il 14 dicembre, mentre Film Europe punta da subito su 'The Place' di Paolo Genovese, scelto per suggellare l'edizione 2017, con la non casuale riproposizione di 'Perfetti sconosciuti', come ha evidenziato Kristyna Haklova.

Il direttore dell'Istituto italiano di cultura, Giovanni Sciola, ha voluto sottolineare l'allargamento di interesse che va dalla capitale verso le altre città più importanti della Cechia, come Brno e Ostrava, che ospitano le proiezioni a dicembre. Per l'ambasciatore Aldo Amati "il Festival fa conoscere l'Italia per quel che è, oltre certi fenomeni e oltre gli stereotipi, con le sue eccellenze, i suoi stili di vita e con i suoi problemi".

Il segretario generale della Camera di commercio italo-ceca, Matteo Mariani, ha voluto invece far emergere come la valenza culturale possa essere un ottimo volano per la promozione e l'economia, "ed è per questo che noi crediamo nel Mittelcinemafest e ne siamo orgogliosi". La crescita nelle presenze del pubblico e l'indotto nella diffusione stanno a testimoniare come la formula sappia attrarre e soprattutto come i prodotti della cinematografia nazionale, troppo spesso tacciati di provincialismo, riescano invece a esprimere sentimenti e situazioni che vanno oltre la lingua e l'humus culturale. "I film proposti - ha poi aggiunto Sciola - passano per Cannes e Venezia. 'Fortunati' di Sergio di Castellitto è stato visto anche al Festival di Karlovy Vary".

Alle proiezioni si affiancano gli incontri con i registi Marco e Antonio Manetti (noti in Italia anche per la fortunata serie tv 'L'ispettore Coliandro'), Silvia Luzi e Luca Bellino.

Il Festival sarà chiuso dal concerto di musiche da film di Astor Piazzolla diretto da Walter Attanasi alla guida della Bohuslav Martinu Orchestra di Zilin. (ANSA).

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