(ANSA) - STRASBURGO, 7 NOV - "È cruciale che le autorità
bosniache aumentino e velocizzino i processi per i crimini di
guerra - in questo momento ci sono 1.200 casi che coinvolgono
5mila sospetti che attendono di essere giudicati" afferma il
commissario per i diritti umani del Consiglio d'Europa, Nils
Muiznieks, nel pubblicare il rapporto sulla Bosnia basato sulla
visita condotta in giugno. Muiznieks si dice inoltre
"profondamente preoccupato per la difficile situazione in cui
devono operare i media". I processi contro i crimini di guerra
sono secondo il commissario uno degli elementi necessari per
costruire "una società veramente coesa". L'altro è la tutela dei
diritti umani di tutte le vittime civili, in particolare dei
7mila sfollati interni e delle famiglie delle oltre 6.800
persone scomparse. Nel pubblicare il rapporto Muiznieks chiede
inoltre alle autorità di assicurare "un'effettiva protezione
della libertà di stampa". Il commissario punta il dito contro
"il crescente uso della diffamazione come strumento di pressione
sui giornalisti" e "le persistenti violenze e minacce nei loro
confronti" e domanda alle autorità di "migliorare la loro
sicurezza". (ANSA)
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