Stranieri in Repubblica Ceca in film regista italiano

di Adam Hanzelewicz

(ANSA) - JIHLAVA (REP.CECA) - Un documentario sotto la forma di dialoghi incrociati tra 19 persone di diverse nazionalita' ed estrazione sociale, in un ritratto dell'immigrazione nella Repubblica Ceca che va dall'invasione sovietica fino alla recente crisi migratoria. A parlare di 'CZizincii' e' il regista italiano Emanuele Ruggiero - che vive a Brno con la moglie ceca e il figlio dal 2013 - a margine del 21/o festival internazionale del documentario di Jihlava.

Il film e' stato girato da Ruggiero e dal portoghese António Pedro Nobre, a Brno, la Silicon Valley europea, in sei lingue (ceco, slovacco, inglese, francese, spagnolo ed italiano). Tutti i protagonisti sono persone reali: da un professore canadese ad un illusionista spagnolo, da un musicista iraniano a un ex studente del Congo che è arrivato nel periodo comunista.

"E' un film che e' piaciuto molto anche alle insegnanti - spiega il regista - secondo le quali deve essere visto dalle nuove generazioni per conoscere la recente storia del Paese. La cosa interessante e' che da quando sono qui e da quando ho fatto 'CZizincii' ho cominciato ad essere molto piu' interessato a quello che e' ed era l'immigrazione: ho studiato degli eventi di italiani che sono venuti qua nel corso dei secoli. Ci sono storie - aggiunge - che non conosce nessuno. Ad esempio a nord di Brno, a Blansko, c'erano 6/700 italiani durante la Prima Guerra mondiale: dal Trentino, che era austro-ungarico, erano stati mandati via al di la' delle Alpi, in una specie di campo di concentramento piuttosto che di lavoro, prima a Innsbruck, poi a Salisburgo e infine a Brno. Quando era finita la guerra queste persone non avevano modo di tornare indietro, perche' non avevano soldi, non c'erano treni. Chi e' riuscito a tornare in Trentino si e' ritrovato, di nuovo immigrato-emigrato, in un posto che non era piu' il loro perche' divenuto Italia". (ANSA).