(ANSA) – BELGRADO/SARAJEVO, 9 OTT – L'assoluzione oggi a
Sarajevo di Naser Oric, l'ex comandante della difesa di
Srebrenica che era accusato di crimini di guerra contro civili
serbi, ha provocato sdegno, rabbia e un coro di proteste in
Serbia e fra la popolazione serba di Bosnia (Republika Srpska,
l'entita' a maggioranza serba). Il ministro degli esteri Ivica
Dacic si e' chiesto se vi sia "un limite all'insolenza,
all'umiliazione e all'ingiustizia nei confronti delle vittime
serbe. Fose qualcuno pensa che in questo modo si possa costruire
la pace, la stabilita' e la riconciliazione nella regione? A
differenza dei serbi ne' i musulmani ne' i croati ne' gli
albanesi sono disposti a confrontarsi con i propri crimini di
guerra", ha detto Dacic. Di "vergogna della giustizia" e
"decisione vergognosa dei giudici bosniaci" hanno parlato
rispettivamente il ministro della difesa Aleksandar Vulin e
quello della giustizia Nela Kuburovic, mentre il presidente
Aleksdandar Vucic, pur condannando duramente la sentenza di
Sarajevo, ha invitato alla prudenza e al controllo delle
reazioni per non danneggiare gli sforzi in corso per migliorare
i rapporti di amicizia e buon vicinato con i bosniaci. "Le vite
dei serbi evidentemente non valgono quanto quelle degli altri",
ha detto Vucic. Da parte sua il presidente della Republika
Srpska Milorad Dodik, come riferito dall'agenzia Fena, ha
invitato tutti i serbi a lasciare le istituzioni della giustizia
a livello statale in cui lavorano.
Insoddisfatti della sentenza di primo grado sono anche gli
appartenenti delle Associazioni delle vittime serbe di
Srebrenica, che alla lettura del verdetto hanno lasciato l'aula
del Tribunale affermando che per loro Oric sarà sempre "un
criminale di guerra".
Intanto, Oric e il coimputato Sabahudin Muhic, all'uscita del
Tribunale, sono stati accolti con applausi e abbracci dalle
musulmane "Donne di Srebrenica".
I due erano accusati dell'uccisione, nel 1992, di tre civili
serbi, persone imprigionate in occasione dell'irruzione delle
forze di Oric nei villaggi di Zalazje, Lolici e Kunjerac, nei
dintorni di Srebrenica. (ANSA)
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