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Italia-Serbia: sanita' firmato accordo sulla celiachia

Obiettivo rafforzare cooperazione e scambio conoscenze

03 ottobre, 10:38
(ANSA) - BELGRADO - I ministeri della salute di Serbia e Italia hanno firmato oggi a Belgrado un accordo in tema di celiachia che prevede un rafforzamento della cooperazione con scambi di esperienze e conoscenze fra le istituzioni sanitarie e gli specialisti dei due Paesi, sia a livello diagnostico sia per cio' che concerne le raccomandazioni in fatto di alimentazione per i pazienti affetti da tale intolleranza.

A sottoscrivere il documento d'intesa sono stati Giuseppe Ruocco, direttore generale per l'igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione presso il ministero della salute, e Meho Mahmutovic, sottosegretario al rispettivo dicastero serbo, alla presenza dell'ambasciatore d'Italia in Serbia Giuseppe Manzo. Ruocco ha sottolineato l'alto livello di specializzazione e attenzione esistente in Italia nel campo della celiachia, dove i pazienti diagnosticati sono 200 mila, rispetto a un numero reale stimato di almeno 600 mila. Il numero dei casi e' in aumento, ha osservato, anche per una piu' elevata presa di coscienza e una crescita del numero di persone che si sottopongono ai test. Mahmutovic ha ringraziato l'Italia per il costante appoggio e assistenza alla Serbia in campo sanitario, che si manifesta in vari settori specifici nell'ambito dell'accordo quadro fra i due ministeri firmato nel 2011.

L'ambasciatore Manzo ha sottolineato come si tratti di “un risultato al quale governo italiano e associazioni hanno lavorato insieme e bene. L’accordo rafforza la collaborazione tra Italia e Serbia nella ricerca, dove il 40 per cento dei progetti comuni e’ gia’ dedicato alla medicina. Al tempo stesso si aumenta la capacita’ di diagnosi e, attraverso il controllo sulla sicurezza degli alimenti, si migliora la qualita’ della vita per i pezienti affetti da celiachia”, ha detto l'ambasciatore. Secondo gli esperti in Europa un cittadino su cento è affetto da celiachia, il che ne fa una delle affezioni croniche più frequenti. A partire dal fatto che essa può svilupparsi a qualsiasi età, assumendo tratti di un quadro clinico grave e sviluppando una serie di complicazioni significative, la diagnosi della celiachia va cercata e provata.

Tutti i pazienti con diagnosi seguono una dieta particolare, senza glutine, e sono soggetti a controlli periodici dal medico curante lungo tutta la vita. (ANSA)
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