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Serbia-Ue: Miscevic, condizioni rendono negoziati unici

Capo negoziatore a Roma, concluderemo riforme entro il 2018

18 maggio, 15:26
(ANSA) - ROMA - ''Nessun processo negoziale di adesione all'Ue può essere paragonato al nostro. Per la situazione particolare che viviamo''. L'obiettivo di lungo termine della Serbia è entrare, ''ma non sappiamo quando questo avverrà.

Nessuno lo sa. Il nostro piano è allinearci completamente agli 'acquis communautaire' entro il 2018''. A parlare all'Istituto Affari internazionali di Roma è Tanja Miscevic, capo negoziatore serbo con l'Ue.

In visita nella capitale ''non soltanto per parlare di accesso all'Unione - che dall'Italia è sempre arrivato - ma anche per discutere del vertice di Trieste sui Balcani occidentali''.

Un giro d'orizzonte sul processo negoziale avviato formalmente nel 2014 durante il quale Miscevic pronuncia parole realistiche. ''Fino al 2021 - ha detto - sappiamo che nessuna nuova adesione'' alla famiglia europea avverrà. Il processo negoziale, ripete, ''è lo strumento attraverso il quale portiamo avanti le nostre riforme''. Circa il 50% della popolazione serba, ricorda, è pro Ue, mentre se si parla di riforme, la percentuale a favore sale a 73%. Nelle aspettative serbe tuttavia il cammino verso l'Ue è ancora lento. ''Non sono soddisfatta per la tempistica dei negoziati. Il primo capitolo negoziale, rammenta, è stato aperto dopo due anni dall'avvio ufficiale dei negoziati con Bruxelles. E a oggi solo 4 capitoli negoziali sono stati conclusi. Il nostro processo di riforme inizia però nel 2004''. Lo scoglio rimane il riconoscimento del Kosovo. Nelle trattative con i vertici Ue "lo status del Kosovo non è in discussione", precisa. ''Non possiamo negoziare lo status del Kosovo, ma possiamo discutere della normalizzazione della vita''. Dopo la moratoria sul dialogo adottata dal Parlamento kosovaro, prosegue, la prospettiva di normalizzazione appare sempre più lontana. ''Fino a giugno, poi, quando dovrebbero tenersi le nuove elezioni in Kosovo, non succederà nulla''. Forse, dice, qualcosa potrebbe muoversi nel corso della cena informale sugli ultmi sviluppi della situazione nei Balcani occidentali che l'Alto rappresentante Ue, Federica Mogherini, terrà il 24 maggio prossimo a Bruxelles, cui prenderanno parte i capi di governo di Albania, Bosnia-Erzegovina, Montenegro, Serbia, Macedonia e Kosovo. (ANSA).

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