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Ue: Scontro Ppe su dopo-Tusk, 'Wolski fuori se insiste'

Weber duro con Varsavia. Partita nomina a vertice Ue giovedì

06 marzo, 12:37

di Patrizia Antonini

 

(ANSA) - BRUXELLES - Le porte di Bruxelles si chiudono in faccia all'eurodeputato polacco Jacek Saruysz Wolski, vicepresidente del Ppe, dopo che Varsavia lo ha candidato alla presidenza del Consiglio europeo, contrapponendolo nella corsa al favorito Donald Tusk, attualmente in carica.

Il partito polacco di orientamento liberale, Piattaforma civica, (lo stesso dell'ex premier polacco Tusk) ha cacciato Wolski poco dopo l'annuncio della candidatura circolata con una nota diplomatica del ministro degli Esteri Witold Waszczykowsi, e presto Wolski potrebbe trovarsi fuori anche dal Ppe, dove è in corso un duro scontro. Il presidente della grande famiglia popolare europea Joseph Daul ha "convocato" Wolski "domattina come prima cosa per un incontro esplicativo", mentre il capogruppo del Partito popolare all'Eurocamera Manfred Weber - che rimprovera a Varsavia di voler inseguire una vendetta politica nazionale nel foro europeo - ha avvertito: se insiste con la candidatura "sarà escluso dal gruppo".

La questione viene probabilmente discussa già stasera ad una cena dei ministri degli Esteri e della Difesa del Ppe. La partita della nomina del presidente del consiglio europeo, il cui mandato termina a fine maggio, si giocherà al vertice dei leader dei 28 di giovedì e venerdì prossimi, dove si voterà a maggioranza qualificata per l'incarico. Sia Daul che Weber hanno ribadito il pieno sostegno a Tusk, che ha dalla sua parte una maggioranza schiacciante, col sostegno di quasi tutti i governi dell'Unione.

Vari diplomatici europei, del resto, leggono la mossa di Varsavia come una questione di politica interna, dove il governo è controllato dal partito conservatore di Jaroslaw Kaczynski, grande rivale di Tusk, che accusa, tra l'altro, l'ex premier di aver avuto una responsabilità morale nello schianto dell'aereo in cui morì suo fratello Lech, allora presidente della repubblica. Questa lettura viene condivisa anche dall'ex commissario Ue polacco ed ora eurodeputato (Ppe/Piattaforma civica) Janusz Lewandowski che in un Tweet spiega: "Wolski sarà ricordato come uno strumento per la piccola vendetta di Kaczynski su Tusk".

Ma Wolski non si dà per vinto e contrattacca, accusando Tusk di "aver varcato il limite della lealtà nei confronti del proprio Paese" sostenendo le sanzioni europee per il mancato rispetto dello stato di diritto. (ANSA).

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