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Putin frena la minaccia di Gazprom, prima le consultazioni

Attesa per riunione a quattro della prossima settimana

09 aprile, 20:07

(ANSA) - MOSCA/KIEV - Vladimir Putin ha suggerito a Gazprom e al governo russo di astenersi, al momento, dalla minacciata richiesta di pagamenti mensili anticipati per qualunque futura fornitura di gas all'Ucraina in attesa di ulteriori consultazioni. "Sempre che i nostri partner siano d'accordo (ai negoziati a quattro proposti da Mosca sull'Ucraina) - ha ammonito -, altrimenti la questione e' chiusa".

Aprendo una riunione del governo, Putin ha annunciato di sperare che "i facenti funzione (al governo ucraino, ndr) non facciano nulla di irreparabile" e auspicato che "l'iniziativa del ministero degli Esteri russo per migliorare la situazione abbia un esito positivo". La riunione a quattro tra Ue, Usa, Russia e Ucraina è prevista "per la prossima settimana in Europa, ma non a Bruxelles", ha intanto riferito la portavoce di Catherine Ashton precisando che "sono ancora in corso" le consultazioni per definirne l'agenda.

Il debito complessivo di Kiev per il gas russo ammonta a 16,6 miliardi di dollari, secondo quanto reso noto dal premier russo Dmitri Medvedev. L'Ucraina ha smesso di pompare gas russo nei suoi depositi sotterranei di metano - azione dovuta allo stallo nei negoziati con Mosca sul prezzo del gas russo, secondo la dichiarazione del ministro ucraino dell'Energia, Iuri Prodan.

Recentemente, Gazprom ha aumentato la tariffa per Kiev da 268,5 a 485,5 dollari per mille mc.

Sul fronte diplomatico si registrano resistenze tra gli stati membri dell'Unione Europea per la messa in atto delle sanzioni di terzo livello contro la Russia che la Commissione europea ed il Servizio di azione esterna stanno mettendo a punto. Sul campo, Mosca ha assicurato che "l'attività quotidiana delle truppe russe sul territorio nazionale non minaccia la sicurezza degli Usa e degli altri Stati dell'Osce". "Sono immotivati i tentativi di accusare la Russia di aumentare le forze militari" al confine con l'Ucraina, sottolinea in una nota il ministero degli esteri russo, aggiungendo che "Usa e Ucraina non hanno alcun motivo di preoccupazione". "Non è riconoscibile il contributo di Mosca alla distensione", ha però dichiarato la canceliera tedesca, Angela Merkel, parlando al Bundestag, aggiungendo che "l'Ucraina deve scegliere da sola il suo destino".

La situazione in Ucraina continua a essere tesa, con occupazioni degli edifici da parte dei filorussi a Donetsk, Kharkiv e Lugansk, in Ucraina orientale. Il ministro dell'interno ucraino, Arsen Avakov, citato da Ria Novosti, ha lanciato un ultimatum: entro 48 ore sarà posta fine alle azioni di protesta dei filorussi, o tramite negoziato o con l'uso della forza. Intorno alla sede regionale dei servizi segreti di Lugansk, è guerra informativa: secondo i servizi segreti, 56 persone sono uscite, in seguito a negoziati tra le forze dell'ordine e gli attivisti filorussi che l'hanno occupata nei giorni scorsi. Ma uno degli occupanti, citato dall'agenzia ufficiale russa Itar-Tass, smentisce la notizia sostenendo che i colloqui con le autorità sono ancora in corso e che dentro l'edificio ci sono circa mille persone.

E' salito infine a 105 il numero ufficiale delle vittime della 'strage di Kiev' del 18-20 febbraio provocata dagli scontri tra polizia e insorti e dagli spari di cecchini nei dintorni della centrale piazza Indipendenza. 98 persone sono ancora ricoverate nella capitale ucraina in seguito agli scontri di febbraio. In totale, 1.737 persone hanno ricevuto cure mediche e 1.155 sono state ricoverate. (ANSA).

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