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Frattini consulente governo serbo, bene primi incontri

Ex ministro Esteri a Belgrado, 'Serve lavorare duro'

22 ottobre, 20:39
(ANSA) - BELGRADO - Franco Frattini si e' detto soddisfatto della sua prima missione a Belgrado nella veste di consulente del governo serbo per le tematiche europee. ''Sono soddisfatto dei primi contatti avuti a Belgrado'', ha detto l'ex ministro degli esteri in un incontro con i giornalisti nell'Ambasciata d'Italia prima di ripartire per Roma. Nei suoi interlocutori, ha aggiunto, ha notato ''volonta' politica'' e ''notevole preparazione'' in vista dell'avvio del negoziato di adesione.

''Ho apprezzato molto il fatto che dietro al processo negoziale si pone la Serbia intera, non solo il governo ma anche il parlamento e l'opposizione europeista, che e' intenzionata a sostenere il cammino della Serbia verso la Ue''.

Tra ieri e oggi Frattini - che e' intervenuto anche a una convention politica per i primi cinque anni del Partito del progresso serbo (Sns, conservatore - ha incontrato il vicepremier Aleksandar Vucic, suo interlocutore privilegato nell'attivita' di consulenza, il ministro della giustizia Nikola Selakovic, il ministro per gli affari europei Branko Ruzic, il viceministro dell'interno Vanja Vukic, il capo del team negoziale con la Ue Tanja Miscevic, il capo della commissione parlamentare per l'integrazione europea Natasa Vuckovic e il capo della delegazione Ue a Belgrado Michael Davenport. La sua consulenza sara' centrata in particolare sui capitoli negoziali 23 e 24 relativi ai temi giustizia, sicurezza, liberta' dei quali l'ex titolare della Farnesina si era occupato da commissario europeo. La Serbia comincera' il negoziato di adesione con Bruxelles entro il prossimo gennaio.

Frattini ha sottolineato l'importanza di coinvolgere nel processo negoziale l'intera societa' civile (sindacati, privati, ong e altri. ''Nella mia esperienza europea ho notato quanto importante sia il coinvolgimento della societa' civile''.

''Nessuna riforma si puo' fare contro il volere del popolo'', ha osservato l'ex ministro degli esteri che ha evidenzialto alcuni punti a suo avviso cruciali nel cammino della Serbia verso l'Europa: revisione del sistema di elezione dei giudici, rispetto dei diritti delle minoranze (etniche, religiose, sessuali), prosieguo della lotta a corruzione e criminalita' organizzata, trovando su questo punto l'utile collaborazione con l'Italia, eliminazione dell'incertezza legale, anche al fine di attrarre nuovi investimenti esteri. ''Ho suggerito al governo di lavorare duro, e credo che lo fara''', ha detto. Rispondendo ai giornalisti, Frattini ha definito ''ambizioso ma raggiungibile'' l'obiettivo del governo di Belgrado di portare la Serbia nella Ue entro il 2020. ''Credo che tutto dipenda dalla capacita' del governo di andare sempre avanti e non fermarsi mai'', ha osservato, sottolineando i forti progressi fatti registrare dalla Serbia in questo ''anno storico'' per l'importanza delle riforme messe in atto e per i risultati insperati nel dialogo con Pristina. Franco Frattini ha confermato che la sua consulenza non prevede compenso. ''Il governo di Belgrado si limita a pagare i biglietti aerei per le mie missioni, mentre l'Ambasciata d'Italia mi offre l'alloggio''. (ANSA)
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