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Migranti: Budapest manda a Bruxelles il conto del suo muro

Chiede 400 mln euro in segno "solidarietà Ue" per difesa confini

01 settembre, 10:46
(ANSA) - BERLINO - Il muro di Viktor Orban deve pagarlo Bruxelles, nel segno della solidarietà europea. Ne sono convinte le autorità di Budapest, dove ieri il viceministro ha annunciato di aver spedito il conto al presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker.

L'Ungheria pretende 400 milioni di euro, e cioè la metà del costo dell'opera avviata nell'autunno del 2015 quando, in piena emergenza profughi, il leader di Fidesz pensò di risolvere la questione nel modo più drastico, mentre Angela Merkel apriva le porte della Germania e chiedeva solidarietà, attirandosi l'ostilità dei partner europei dell'est.

"Se parliamo di solidarietà europea, dobbiamo parlare anche di protezione delle frontiere - ha affermato Janos Lazar - e questa solidarietà va considerata in modo pragmatico. Di conseguenza l'Ue deve partecipare ai costi".

L'Ungheria ha invece sempre avversato la politica delle "quote", che prevede una redistribuzione dei migranti aventi diritto, in arrivo nei paesi situati alle porte dell'Unione, in tutti gli stati membri.

Il muro ungherese, ultimato a maggio, consiste in una doppia recinzione in ferro spinato, dotata di sensori per intercettare chi tentasse abusivamente di superarlo, costruita lungo il confine sud del Paese, alle frontiere con Serbia e Croazia. Si tratta di 170 km blindati.

Una barriera fisica, psicologica ma anche soprattutto un simbolo forte: quello della politica della chiusura scelta dal leader populista ungherese, che cavalca le paure dei connazionali per mantenere il suo consenso, tenendo lontani gli stranieri dal Paese. (ANSA).

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