Ucraina annuncia blocco economico a regioni filorusse

(ANSA) - TRIESTE - L'Ucraina ha annunciato un blocco delle vie di trasporto che collegano le regioni filogovernative a quelle nelle mani dei ribelli filorussi. Lo riporta l'agenzia Ap, secondo cui la decisione minaccia il precario cessate il fuoco nella zona orientale del paese. Il presidente ucraino Petro Poroshenko ha dichiarato davanti al Consiglio per la sicurezza nazionale che lo stop "durerà finché gli occupanti non avranno restituito alla giurisdizione ucraina le industrie ucraine che sono state rubate". Tutte le connessioni ferroviarie e stradali con i mini stati gestiti dai filorussi saranno tagliate da mercoledì. Faranno eccezione i soli convoglio di materiale umanitario.

La decisione assunta dall'Ucraina rappresenta una netta inversione di Poroshenko, che aveva in precedenza tentato di mettere fine a un blocco che i nazionalisti ucraini hanno attuato negli ultimi due mesi rispetto ai territori dell'Ucraina orientale. Nei giorni scorsi, i leader filorussi di Donetsk avevano sostenuto di aver preso il controllo di quaranta fra industrie e miniere di carbone, come reazione all'iniziativa dei nazionalisti.

Il blocco attuato da questi ha colpito seriamente i traffici in entrambi i sensi, azzerando le spedizioni di carbone verso il territorio controllato dal governo legittimo e impedendo le consegne provenienti dai mulini e dalle industria che rappresentano la spina dorsale dell'economia dell'Est del paese.

Funzionari ucraini dicono che il blocco nazionalista ha contribuito a creare una serie di blackout, a causa della mancanza di carbone. Nonostante tre anni di conflitto, molti legami economici sono stati mantenuti fra le regioni controllate dai separatisti e quelle in mano al governo ucraino.

Il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, ha denunciato la mossa di Poroshenko. Anche il governo tedesco ha criticato Kiev: "Una decisione di questo genere non contribuisce a ridurre l'escalation e tende a incoraggiare le tendenze separatiste nel Donbass", ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri di Berlino. (ANSA).