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Migranti: Amnesty, governi Ue complici di violenze Balcani

Ong denuncia respingimenti a catena da Italia e Slovenia

13 marzo, 12:17
(ANSA) - BELGRADO, 13 MAR - In un nuovo rapporto, reso pubblico oggi, Amnesty International ha accusato i governi dell'Unione europea di complicità in "sistematici, illegali e spesso violenti respingimenti e nelle espulsioni collettive di migliaia di richiedenti asilo verso campi squallidi e insicuri della Bosnia ed Erzegovina". Amnesty ha presentato le sue accuse nel rapporto "Spinti ai margini: violenza e abusi contro i rifugiati e i migranti lungo la rotta balcanica". Il rapporto include denunce e testimonianze di presunte violenze commesse ai danni dei migranti da parte della polizia croata, ma sostiene anche che "persone bloccate in Italia e in Slovenia sono spesso soggette a respingimenti a catena, consegnate con procedure sommarie alla polizia croata e poi rimandati ulteriormente indietro verso i campi della Bosnia ed Erzegovina senza che le loro domande d'asilo siano mai state prese in esame." "Quasi tutte le persone che si trovano attualmente nei campi di Bihac e Velika Kladusa", in Bosnia, sono state "respinte in Bosnia ed Erzegovina dalla Croazia o dalla Slovenia e quasi un terzo delle persone incontrate da Amnesty International ha subito violenze da parte della polizia croata", ha scritto Amnesty. Amnesty sostiene, si legge in una nota dell'organizzazione per la protezione dei diritti umani, "che i governi europei, dando priorità ai controlli di frontiera più che al rispetto del diritto internazionale, stanno non solo chiudendo gli occhi di fronte al comportamento crudele della polizia della Croazia ma addirittura ne stanno finanziando le attività".

"Per capire quali siano le priorità dell'Unione europea, basta solo seguire la direzione dei soldi. Il contributo finanziario per l'assistenza umanitaria impallidisce rispetto ai fondi destinati ai controlli di frontiera, che comprendono persino la fornitura di equipaggiamento alle forze di polizia croate e addirittura il pagamento dei loro stipendi", ha dichiarato Massimo Moratti, direttore delle ricerche dell'Ufficio europeo di Amnesty International, si legge nella nota. "Nel frattempo la polizia croata picchia e deruba persone fuggite dalla guerra e dalla persecuzione e le respinge in quel limbo legale che è il vacillante sistema d'asilo della Bosnia ed Erzegovina", ha aggiunto Moratti.

Più di 5mila migranti e profughi sono al momento bloccati in Bosnia-Erzergovina, in condizioni molto difficili, in attesa di passare irregolarmente la frontiera con la Croazia a procedere verso nord. (ANSA).

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