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Minoranze: sloveni FVG, presentate sintesi lavori

Su applicazione legge 26/1007 e attuazione provvedimenti lingua

25 novembre, 14:50
(ANSA) - TRIESTE, 25 NOV - Con la presentazione dei documenti di sintesi predisposti dai gruppi di lavoro, si tiene a Trieste la giornata conclusiva della seconda Conferenza regionale sulla tutela della minoranza slovena, presieduta dal vicepresidente del Consiglio Igor Gabrovec e finalizzata ad approfondire i risultati della legge regionale di tutela, a dieci anni dalla sua approvazione.

Quattro in particolare i temi affrontati nei due giorni di lavori: i risultati e le difficoltà nell'attuazione della legge 26/2007, la verifica dello stato di attuazione dei provvedimenti a favore del Resiano e delle varianti linguistiche delle Valli del Natisone, del Torre e della Val Canale, gli assetti organizzativi e tecnici dell'Ufficio centrale per la lingua slovena e della rete dei servizi sul territorio e rappresentanza e rappresentatività della minoranza slovena.

"Ritengo questa Conferenza regionale un evento chiave - ha affermato Robert Kojc, in rappresentanza del ministro per gli sloveni all'estero - poiché ci ha permesso di fare il punto sui traguardi raggiunti e di individuare le sfide principali da affrontare in futuro per giungere al pieno rispetto dei diritti garantiti dalle norme. E' importante che il dialogo sin qui costruito prosegua nel rispetto reciproco e nella reciproca comprensione. Sugli obiettivi da raggiungere siamo concordi - ha aggiunto - ora dobbiamo accelerare il passo per raccoglierli".

Il senatore Francesco Russo, ricordando i passi compiuti attraverso l'attività parlamentare e dal Consiglio regionale, ha aggiunto che "la qualità della democrazia si misura dalla qualità in cui vivono le minoranze. Più che di tutela, credo sia più rivelante parlare di valorizzazione della minoranza slovena, senza mai dimenticare che il nostro è un territorio speciale proprio perché espressione di diversità e pluralità di diverse minoranze linguistiche e culturali".

Per l'on. Tamara Blazina (Pd) "occorre partire dallo Statuto del Friuli Venezia Giulia per poter attuare alcuni cambiamenti, ricordando come una bozza fosse stata messa a punto nella legislatura Illy, ma che a causa della complessa procedura di revisione non fu portata a compimento. Analogamente, anche la legge regionale 38 necessita di interventi integrativi e migliorativi delle norme". (ANSA).

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