(ANSA) - LUBIANA - "Garantire la sostenibilità dei progressi
fatti e risolvere le questioni in sospeso: sono queste le basi
sulle quali promuovere la cooperazione per costruire un dialogo
all'insegna della fiducia. Solo questo permetterà ai Paesi della
regione di concentrarsi su sfide quali la sicurezza, il
terrorismo e l'immigrazione". Lo ha detto il primo ministro
sloveno, Miro Cerar, durante il summit dell'Adriatic Charter cui
è stato invitato come paese rilevante per gli equilibri
regionali.
L'Adriatic Charter è un'iniziativa volta a sostenere
l'integrazione euro-atlantica dei Paesi del sud-est Europa ed è
formata dagli Stati Uniti insieme ad Albania, Bosnia-Erzegovina,
Croazia, FYROM, con Serbia e Kosovo che hanno lo status di
osservatore e Montenegro che è diventato da pochi mesi membro
della Nato.
A margine della riunione Cerar ha avuto incontri bilaterali
con il vicepresidente statunitense, Mike Pence, il presidente
del governo montenegrino, Duško Markovic, e il collega croato
Andrej Plenkovic, al quale ha ribadito la posizione della
Slovenia riguardo l'attuazione della sentenza di arbitrato sui
confini fra i due paesi. "La chiave per la stabilità regionale -
ha sottolineato Cerar - è il rafforzamento dello stato di
diritto, del rispetto dei diritti umani fondamentali e dei
valori democratici".
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