Slovenia-Austria: critiche a revisione bilinguismo Carinzia

(ANSA) - LUBIANA - E' determinata e compatta la reazione delle forze politiche slovene alla decisione dell'assemblea della Carinzia, il più meridionale dei nove stati austriaci che ospita una nutrita minoranza slovena, di rivedere l'articolo 7 del Trattato statale che impone il bilinguismo nelle municipalità a popolazione mista.

La riforma, proposta dal Partito popolare austriaco (Övp), vuole specificare il tedesco come lingua ufficiale. Da Lubiana si è alzato un coro di critiche dopo le preoccupate dichiarazioni del presidente del Consiglio nazionale degli Sloveni carinziani (Nsks), Valentin Inzko, nonché Alto Rappresentante in Bosnia Erzegovina, che ha sottolineato come anche durante l'Impero austro-ungarico lo sloveno fosse lingua ufficiale. A Lubiana il presidente della Camera e numero due del partito moderno di centro (Smc), Milan Brglez, ha inserito nell'ordine del giorno dei lavori parlamentari una discussione per valutare le eventuali azioni da intraprendere.

Il ministro degli esteri, Karl Erjavec, invece incontrerà lunedì i rappresentanti della Nsks dopo un confronto con gli alleati di governo. Proseguono infine le proteste della società civile slovena in Carinzia, guidate da studenti universitari e rappresentanti del mondo accademico. (ANSA).