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Lavoro: sindacati segnalano sfruttamenti ad autorità europea

'Troppi lavoratori distaccati sottopagati e privati diritti'

15 ottobre, 19:08
(ANSA) - UDINE, 15 OTT - Un operaio edile serbo inviato dalla Slovenia alla Germania per lavorare su tubazioni e impianti di riscaldamento nei cantieri di Heidelberg e Hagen tra luglio e ottobre 2016 sta aspettando da tre anni di ricevere oltre 8 mila euro di retribuzioni non pagate. Da allora il datore di lavoro è fallito e l'appaltatore si rifiuta di pagare. E' uno dei casi di sfruttamento dei lavoratori distaccati - assunti in un Paese europeo e inviati temporaneamente dal proprio datore di lavoro in un altro Stato dell'Unione - che - annuncia la Confederazione europea dei sindacati (CES) - verrà deferito alla nuova Autorità europea del lavoro (ELA) affinché vengano svolte indagini. L'Ela, che sarà presentata domani a Bruxelles dal presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker, supporterà gli Stati membri nel far rispettare le norme dell'Unione europea in materia di occupazione, comprese quelle per cui i lavoratori inviati temporaneamente da un Paese Ue a un altro dovrebbero ricevere le stesse retribuzioni e le stesse garanzie dei lavoratori locali. Il consiglio di amministrazione dell'Ela è composto da rappresentanti dei governi nazionali, dei sindacati e delle organizzazioni dei datori di lavoro a livello dell'Ue.

In vista dell'istituzione dell'Ela, la Ces e la Federazione europea dei lavoratori edili e del legno (EFBWW) hanno reso noti i dettagli di nove casi di sospetti abusi che coinvolgono centinaia di lavoratori vulnerabili che verranno segnalati all'Ela per indagini urgenti. I casi riguardano lavoratori inviati da Polonia, Repubblica Ceca, Bulgaria, Slovacchia e Slovenia per lavorare in Germania, Austria e Danimarca. "Troppi lavoratori distaccati vengono sottopagati e si vedono negati i diritti basilari. E' il lato negativo della libera circolazione dei servizi nel mercato interno europeo - ha affermato il vice segretario generale della Ces Per Hilmersson, rappresentante sindacale nel consiglio di amministrazione dell'Ela -. Bisogna inasprire i controlli nei confronti dei datori di lavoro disonesti che traggono grandi profitti dal dumping sociale a spese dei lavoratori vulnerabili". "I casi che riferiremo all'Agenzia europea del lavoro sono il risultato di un duro lavoro da parte dei sindacati per proteggere i lavoratori, ma non possono essere risolti dalle organizzazioni dei lavoratori da soli. Abbiamo bisogno che l'Agenzia europea del lavoro indaghi sui comportamenti illeciti e garantisca il rispetto delle regole in tutti i paesi coinvolti", ha rimarcato Werner Buelen delle Federazione europea dei lavoratori edili e del legno.

(ANSA).

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