(ANSA) - BELGRADO, 8 OTT - A Belgrado si è aperta oggi una
grande conferenza dedicata alla collaborazione nel campo
dell'innovazione e dello sviluppo tecnologico alla quale
partecipano la Cina e 17 Paesi dell'Europa centro-orientale, il
formato cosidetto '17+1' avviato dal governo di Pechino negli
anni scorsi con l'obiettivo di estendere e rafforzare la
presenza economica e commerciale cinese in quella parte del
vecchio continente i cui Paesi hanno particolare bisogno di
sostegno nel processo di sviluppo. Si tratta della quarta
conferenza che si tiene in tale formato. Ad aprire la riunione,
che proseguirà anche domani, sono stati la premier serba Ana
Brnabic e il ministro per l'innovazione e lo sviluppo
tecnologico Nenad Popovic, unitamente al ministro cinese per la
scienza e la tecologia Wang Zhigang, già da ieri in visita a
Belgrado. Parallelamente alla conferenza si tiene un incontro al
quale partecipano oltre 200 fra compagnie, società
specializzate, università, istituzioni e fondi di investimento
di Cina e dei 17 Paesi dell'Europa centro-orientale, e nel quale
saranno presentate le ultime novità e proposte nei settori
strategici dell'innovazione, della digitalizzazione,
dell'intelligenza artificiale, della robotica. La Cina, ha detto
la premier Brnabic, considera la Serbia uno dei partner chiave
nello sviluppo basato sull'innovazione e sui cambiamenti
tecnologici. "Noi - ha aggiunto - guardiamo alla
digitalizzazione come al modo di creare una società più ricca e
prospera per tutti". La premier Brnabic ha posto i problemi
della digitalizzazione e dello sviluppo tecnologico tra i punti
basilari del suo programma di governo. Il ministro Popovic da
parte sua ha sottolineato l'appoggio del governo serbo
all'inizitiva sulla 'Via della Seta' avviata dalla Cina,
ritenendo che sia un programma diretto a creare maggiore
ricchezza, sviluppo e benessere. Al termine dei lavori della
conferenza è prevista l'adozione di una Dichiarazione di
Belgrado sui principi alla base dello sviluppo tecnologico. La
Cina ha intensificato negli ultimi anni la sua presenza
economica in Serbia con investimenti in settori strategici, i
più importante dei quali sono stati l'acquisizione della grande
acciaieria di Smederevo, in forti difficoltà, da parte del
gruppo siderurgico Hbis, e un maxi-investimento nel bacino
minerario di Bor (est della Serbia). (ANSA)
© Copyright ANSA - Tutti i diritti riservati