(ANSA) - BELGRADO - Il presidente serbo Aleksandar Vucic e'
tornato oggi a puntare il dito contro Pristina per il mancato
rispetto degli accordi di Bruxelles dell'aprile 2013, che
prevedono in primo luogo la creazione della Comunita' delle
municipalita' serbe in Kosovo. "In tale documento i primi sei
punti sul totale di 15 riguardano la Comunita' delle
municipalita' serbe. Ma sono passati cinque anni e nulla e'
stato ancora fatto", ha detto Vucic in una conferenza stampa a
Belgrado. Di cio', ha aggiunto, e' in parte responsabile anche
l'Unione europea che non esercita alcuna pressione su Pristina
per il rispetto e l'adempimento degli impegni assunti con gli
accordi di Bruxelles.
"Pongono a Pristina la ratifica dell'accordo frontaliero con
il Montenegro come condizione per la liberalizzazione del regime
dei visti, perche' non pongono come condizione la formazione
della Comunita' dei serbi?", ha osservato il presidente che ha
detto di non attendersi nulla di particolare dalla nuova
sessione del dialogo con il presidente kosovaro Hashim Thaci
fissata per il 23 marzo a Bruxelles dall'Alto rappresentante Ue
Federica Mogherini. "Noi ci aspettiamo la creazione della
Comunita' delle municipalita' serbe o una proposta per una
soluzione di compromesso della questione del Kosovo", ha detto.
In ogni incontro, ha aggiunto, tutti si aspettano che noi
facciamo qualcosa di nuovo per qualcuno. "Non abbiamo piu' nulla
di nuovo da fare per chicchessia, solamente attendiamo la
creazione della Comunita' delle municipalita' serbe o l'offerta
di una soluzione di compromesso", ha detto. "L'unica via da
seguire e' il dialogo e il compromesso. Senza compromesso non vi
potra' essere aluna soluzione". Vucic ha quindi ribadito il
fermo no di Belgrado alla formazione di un Esercito regolare in
Kosovo, invitando i serbi del Kosovo a non accettare eventuali
inviti delle autorita' di Pristina a far parte di un tale
Esercito. (ANSA).
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