(ANSA) - BELGRADO, 11 FEB - Benvenuti a Belgrado, dove le
Feste di Natale e Capodanno durano piu' di tre mesi! La capitale
serba e' infatti con ogni probabilita' la citta' europea, e non
solo, ancora pienamente illuminata e addobbata con i simboli
delle Feste di fine anno: alberi di Natale, palle colorate,
stelle dorate, vetrine con la slitta di Santa Claus e l'ovatta a
indicare la neve, chioschi di dolciumi e vin brule', ornamenti
augurali di ogni tipo ma sopratutto luminarie nel centro, sulle
vie dello shopping, lungo i ponti su Sava e Danubio e per le
strade e i viali principali. Tutto e' ancora immutato
dall'inizio di novembre, quando ha preso il via questo
interminabile periodo di atmosfera festiva. Si e' cominciato tra
novembre e dicembre con la serie di 'slava', le tradizionali
feste rigorosamente serbe che celebrano il patrono della
famiglia, per arrivare al Natale cattolico (che molti celebrano
ugualmente nonostante la religione ortodossa), a Capodanno, al
Natale ortodosso (7 gennaio), al Vecchio Nuovo Anno (festeggiato
il 13-14 gennaio nei Paesi ortodossi che adottano il calendario
giuliano). Sembrava tutto finito a meta' gennaio, e invece
alberi di Natale e luminarie augurali sono ancora li'. E'
impossibile per chi vive, ma sopratutto per chi arriva a
Belgrado non notare la stranezza. Le autorita' hanno annunciato
che addobbi e luminarie verranno rimossi subito dopo la Festa
della costituzione che ricorre il prossimo 15 febbraio (sara'
vero..?), ma sono in tanti anche i serbi a chiedersi
l'opportunita' di un tale spreco di energia per un Paese che non
e' particolarmente ricco e florido. "Tutti quei soldi per le
illuminazioni potrebbero essere utilizzati per altri servizi
necessari alla nostra citta'", ha detto un tassista qualche
giorno fa, visibilmente imbarazzato alle nostre osservazioni di
meraviglia. "Vogliono sviare l'attenzione dai problemi reali
della citta' - ha aggiunto. Purtroppo le nostre autorita'
trattano la popolazione come se si trattasse di ignoranti e
sprovveduti, per i quali bastano un po' di luci e addobbi per
metterli di buon umore e indurli all'ottimismo, mostrando che
tutto va bene". Stando al parere di tanti e a quanto osservato
anche dai media, sembra che il governo e le autorita' municipali
abbiano deciso un tale lunghissimo periodo di luminarie
natalizie per favorire il turismo a Belgrado e incentivare i
consumi. "Quando la gente vede qualcosa di bello, spende di piu'
e il pil cresce", ha scritto un giornale riportando quanto detto
dal premier Aleksandar Vucic nel 2015. E tale incredibile lungo
periodo di luminarie e' coinciso con una controversia su una
serie di bollette dell'elettricita di ammontare astronomico. Da
inizio gennaio non solo a Belgrado ma anche in altre citta'
della Serbia a migliaia hanno denunciato infatti bollette
elettriche per dicembre molto piu' care rispetto al solito. Il
tema ha avuto ampia eco sui media e il premier Vucic ha
annunciato indagini e controlli, promettendo sanzioni a carico
del personale di Eps, l'ente statale di distribuzione
dell'elettricita', responsabile di eventuali irregolarita'. E
tutti quelli che hanno ricevuto bollette con ammontare non
corretto, ha sottolineato, verranno rimborsati. (ANSA)
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