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Romania: ministro paragona incinerazione porci con Auschwitz
Dopo polemiche Daea si scusa, "non volevo offendere"
26 luglio, 14:22
(ANSA) - BELGRADO, 26 LUG - Gruppi della società civile,
diplomatici stranieri e partiti politici d'opposizione hanno
chiesto le dimissioni del ministro romeno dell'Agricoltura,
Petre Daea.
Martedì sera, Daea aveva paragonato l'incinerazione di maiali
infettati dalla peste suina in Romania al campo di sterminio di
Auschwitz. "Non ci sono antidoti, né vaccini, né medicine,
l'unica via è abbatterli. È un lavoro terribile, lì è come ad
Auschwitz", ha detto Daea in Tv, citato dal portale Balkan
Insight.
Diversi focolai di peste suina africana sono stati individuati in Romania nelle scorse settimane. La vicina Bulgaria ha reso noto nei giorni scorsi di aver deciso la costruzione di barriere di filo spinato alla frontiera bulgaro-romena per impedire a cinghiali di passare il confine, diminuendo il rischio di estensione del contagio alla Bulgaria.
La peste suina africana è quasi sempre letale per suini, ma non si trasmette ad altri animali e all'uomo.
Le parole di Daea hanno provocato forti critiche in Romania.
In una nota, l'ambasciata israeliana si è detta "costernata", mentre il Centre for Monitoring and Combating Anti-Semitism in Romania in una lettera aperta ha parlato di "indignazione", ricordando che ad Auschwitz "si bruciavano essere umani, non maiali". Il Centro ha invitato Daea a visitare l'ex campo di sterminio nazista per capire pienamente "la gravità" delle sue affermazioni. Il Partito liberale e l'Unione Salva Romania, all'opposizione, hanno fatto appello a Daea affinché si dimetta.
Daea, da parte sua, si è scusato oggi con un comunicato reso pubblico attraverso il sito ufficiale del suo ministero. "Dichiaro il mio rispetto per tutti i membri della comunità ebraica e sottolineo che volevo" solo "rappresentare una situazione particolarmente difficile" per gli allevatori. "Non ho mai offeso nessuno in vita mia, ho soltanto espresso il mio dolore" per questa situazione "e spero che tutti lo comprendano", ha aggiunto. (ANSA).
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Diversi focolai di peste suina africana sono stati individuati in Romania nelle scorse settimane. La vicina Bulgaria ha reso noto nei giorni scorsi di aver deciso la costruzione di barriere di filo spinato alla frontiera bulgaro-romena per impedire a cinghiali di passare il confine, diminuendo il rischio di estensione del contagio alla Bulgaria.
La peste suina africana è quasi sempre letale per suini, ma non si trasmette ad altri animali e all'uomo.
Le parole di Daea hanno provocato forti critiche in Romania.
In una nota, l'ambasciata israeliana si è detta "costernata", mentre il Centre for Monitoring and Combating Anti-Semitism in Romania in una lettera aperta ha parlato di "indignazione", ricordando che ad Auschwitz "si bruciavano essere umani, non maiali". Il Centro ha invitato Daea a visitare l'ex campo di sterminio nazista per capire pienamente "la gravità" delle sue affermazioni. Il Partito liberale e l'Unione Salva Romania, all'opposizione, hanno fatto appello a Daea affinché si dimetta.
Daea, da parte sua, si è scusato oggi con un comunicato reso pubblico attraverso il sito ufficiale del suo ministero. "Dichiaro il mio rispetto per tutti i membri della comunità ebraica e sottolineo che volevo" solo "rappresentare una situazione particolarmente difficile" per gli allevatori. "Non ho mai offeso nessuno in vita mia, ho soltanto espresso il mio dolore" per questa situazione "e spero che tutti lo comprendano", ha aggiunto. (ANSA).
